Vita extraterrestre: ecco perché potrebbe esistere anche su esopianeti molto diversi dalla Terra

Secondo i ricercatori, pianeti con un’atmosfera primordiale potrebbero contenere il liquido vitale per miliardi di anni, tempo sufficiente per lo sviluppo della vita.

Per decenni, gli scienziati hanno cercato acqua liquida su pianeti simili alla Terra nella speranza di trovare vita extraterrestre; tuttavia, un team internazionale di scienziati ha proposto che il composto può essere trovato anche su esopianeti molto diversi dal nostro. La teoria mette in discussione i requisiti che si ritenevano essenziali per l’esistenza di acqua sui pianeti extrasolari. A realizzare la scoperta è un team dell’Università di Berna (Svizzera), di astronomi dell’Università di Zurigo e del Centro nazionale di competenza per la ricerca PlanetS. Gli studiosi hanno scoperto che le condizioni favorevoli affinché ci sia l’acqua, e con essa forse la vita, potrebbe verificarsi anche per miliardi di anni su pianeti che a malapena assomigliano al nostro. Il presupposto necessario affinché l’acqua liquida esista sui pianeti è, infatti, che ci sia un’atmosfera primordiale, formata principalmente da idrogeno ed elio, che permette di mantenere temperature adeguate e per questo non evaporare o congelare. Poiché “le atmosfere primordiali possono anche indurre un effetto serra molto simile a quello dell’atmosfera terrestre odierna“, gli astronomi si sono impegnati a modellare un gran numero di pianeti in diverse condizioni atmosferiche e geotermiche e a simulare il loro sviluppo nel tempo di milioni di anni.

Dopo aver analizzato i risultati, gli scienziati hanno scoperto che “nei casi in cui abbastanza calore geotermico raggiunge la superficie, la radiazione di una stella come il Sole non è necessaria per creare le condizioni in superficie che consentono l’esistenza di acqua liquida“, ha spiegato Marit Mol. Lous, coautore della ricerca. I modelli hanno mostrato che gli esopianeti con un‘atmosfera primordiale, sufficientemente densa, potrebbero essere abbastanza caldi da mantenere la presenza di acqua liquida fino a 10 miliardi di anni, il tempo necessario allo sviluppo della vita. I pianeti di piccola massa con un’atmosfera primordiale di idrogeno ed elio potrebbero avere le temperature e le pressioni che consentono la presenza di acqua liquida. Questi risultati, ha affermato Christoph Mordasini, coautore dello studio, vanno contro l’idea ”tradizionale” che l’acqua possa esistere solo su pianeti che ricevono la giusta quantità di radiazioni dalla loro stella. Anche se i suoi modelli sono corretti, la vita potrebbe esistere su corpi celesti che non orbitano attorno a una stella come il Sole. Sebbene l’acqua liquida possa esistere su altri pianeti, le condizioni fisico-chimiche che consentono lo sviluppo della vita come la conosciamo sono ancora sconosciute. Tuttavia, ha concluso Mordasini, lo studio mostra che l’idea incentrata sulla Terra come pianeta estremamente particolare con condizioni uniche favorevoli alla vita potrebbe essere “troppo ristretta”.

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