Un balsamario di 2.600 anni fa scoperto a Vulci

L’oggetto, in maiolica, è stato scoperto in una tomba femminile.

Un oggetto tanto raro quanto suggestivo è stato scoperto durante l’ultima campagna di scavi realizzati a Vulci, l’antico centro etrusco nel viterbese. Si tratta di un balsamario in maiolica venuto alla luce nella necropoli e precisamente da una tomba di una donna risalente al VI secolo a.C. Il balsamario, forse di origine egizia, rappresenta una figura con un mantello maculato, probabilmente di leopardo, mentre tra le mani regge un vaso che conteneva olii profumati o altre sostanze.

Un balsamario di 2.600 anni fa scoperto a Vulci

Nella struttura, mai toccata dai tombaroli nel corso dei secoli, gli esperti hanno scoperto lo scheletro della donna che secondo gli esperti avrebbe avuto circa 20 anni e, con grande sorpresa per gli esperti, anche una coppa greca in stile ionico; un bucchero tipicamente etrusco e un vaso greco (Kyathos). I reperti portati alla luce sono trasportati al laboratorio di restauro della Fondazione Vulci a Montalto di Castro.

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