Scoperto un antico popolo europeo che si alimentava di cani

Era una pratica sporadica, ma durò dal neolitico all’Età del Bronzo.

Il consumo di carne di cane è una pratica rara nelle attuali società occidentali, salvo casi di crisi o scarsità, sebbene sia più comune in alcune culture orientali. Tuttavia, gli scienziati dell’Atapuerca Research Team (EIA) hanno scoperto che gli abitanti delle montagne di Burgos si sono nutriti sporadicamente di cani in un periodo compreso tra il Neolitico e l’Età del Bronzo. Secondo gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista “Archaelogical and Anthropological Sciences“, questa prova indica che per 2000 anni gli antichi abitanti di El Portalón hanno consumato carne di cane, anche se il limitato numero di resti ne indica un un consumo occasionale. Questo consumo potrebbe essere correlato a specifici periodi di carestia o scarsità, ma anche a rituali.

Da un punto di vista paleontologico, uno dei problemi principali è stato identificare i resti del cane (Canis lupus familiaris) e distinguerli da quelli del lupo (Canis lupus lupus), la specie selvatica da cui proveniva la quella domestica. Non ci sono quasi differenze morfologiche tra i resti ossei di entrambe le specie e uno dei criteri diagnostici che ha permesso di distinguerli è la taglia, poiché a quel tempo il cane domestico era significativamente più piccolo del lupo. L’identificazione dei diversi segni effettuata da Nohemi Sala, ricercatrice presso il Centro Nazionale per la Ricerca sull’Evoluzione Umana (CENIEH), rivela segni di tagli, fratture intenzionali, segni di alterazione da fuoco, cottura e la presenza di morsi molto probabilmente umani. Il consumo di cani, rilevato nei livelli neolitici di El Portalón (tra 7.000 e 4.500 anni) è scarso, ma è una delle testimonianze più antiche della penisola iberica insieme a quella del sito di El Mirador, sempre nella Sierra di Atapuerca. Le prove dei livelli del Calcolitico (da 5.000 a 4.000 anni) e dell’Età del Bronzo (da 4.000 a 2.000 anni) sono leggermente più abbondanti e mostrano che gli abitanti della Sierra de Atapuerca, nonostante i cambiamenti culturali, sociali, ambientali e persino demografici, hanno praticato la cinofagia in maniera sostenuta nel tempo. Nel complesso, le prove fornite da El Portalón supportano un possibile cambiamento nell’uso del cane dal Neolitico, dove la cinofagia era scarsamente osservata, a periodi successivi (Calcolitico, Bronzo) in cui l’uso e il consumo rituale divennero più frequenti.

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