L’Organizzazione Mondiale della Sanità sul caso di Hong Kong.
I dati sulle re-infezioni da coronavirus risultano “molto ridotti”, ha annunciato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) commentando la notizia di un caso di ”re-infezione” a Hong Kong. “Si tratta di numeri davvero molto bassi; un caso documentato su oltre 23 milioni registrati. Potrebbero essere presenti altri, ma non ci appare come un evento ricorrente”, ha dichiarato la portavoce dell’Oms, Margaret Harris.
“E’ importante – ha aggiunto – comprendere cosa significhi questo elemento in termini di immunità e molti studi sono attualmente in corso per comprendere che durata abbia l’immunità naturale, che è la stessa di quella attivata da un vaccino. Fino a questo caso documentato erano già stati registrati casi di re-infezioni, ma non era comprensibile comprendere se si trattasse di un problema di tampone o di soggetti infettati una seconda volta”. Insomma, anche se i dati non sono ancora del tutto esaustivi, le reinfezione da COVID-19 appare, ad oggi, un fenomeno limitato e non preoccupante per gli esperti.
L’articolo Reinfezione da Coronavirus, l’OMS chiarisce: ‘Caso rarissimo’ sembra essere il primo su Scienze Notizie.