Per il bene dei figli non è sempre un bene

Per il bene dei figli non è sempre un bene. Non lo è quando non ci mettiamo all’ascolto dei loro bisogni, anteponendo i nostri senza neanche rendercene conto. Non lo è quando quando siamo così prese dalle guerriglie in casa che non preserviamo il loro benessere. Non lo è quando, sempre per il loro bene, li spingiamo in una direzione specifica verso un corso di studi, uno sport o una passione, solo perché abbiamo già immaginato un determinato futuro per loro.

Intendiamoci, i genitori perfetti non esistono, così come non c’è nessun manuale in grado di insegnarci a non commettere errori. Ma i nostri figli non ci chiedono di essere perfette, ma di essere felici, per loro e con loro. E prendere consapevolezza di questo è un grande passo avanti.

I nostri figli non ci chiedono di restare insieme per loro, perché preferiscono vedere mamma e papà sorridenti e sereni, seppur non più sotto lo stesso tetto, piuttosto che diventare gli osservatori silenti di lacrime, malumori e dolore. Quello che chiedono è di continuare a collaborare per loro, di amarli come prima. E se possibile anche un po’ di più.

I nostri figli hanno bisogno dei nostri consigli, anche quando non ce li chiedono o dicono di non volervi. Noi dobbiamo continuare a darglieli ma senza invadenza o costrizione. Ed è loro la libertà di non seguirli e di sbagliare, esattamente come abbiamo fatto anche noi alla loro età.

E non vogliono che corriamo a rialzarli ogni volta che cadono, anche se sanno che la nostra presenza farebbe meno male. Perché hanno bisogno di inciampare per diventare più forti, per imparare a camminare da soli. Perché anche se per il loro bene vogliamo sorreggerli, non è così che gli insegneremo la vita. Perché i nostri bambini hanno bisogno di tutta la nostra forza per crescere, quella che ci vuole per lasciarli andare.

E non hanno bisogno di sogni grandi e straordinari che non gli appartengono, ma che riguardano noi e tutto ciò che non abbiamo potuto realizzare. Loro meritano di costruirseli quei sogni, di distruggerli e di crearsene dei nuovi.  E non è per il loro bene se li aiutiamo a plasmare quelli non gli somigliano.

E no, per il loro bene non dobbiamo proteggerli da tutto e da tutti, anche se questo sembra un paradosso. Non possiamo relegarli a una bolla di vetro che, seppur bellissima, rischia di rompersi da un momento all’altro. Perché quando succederà loro si smarriranno senza sapere come muovere i passi in quel mondo che noi non gli abbiamo lasciato vivere.

Per il bene dei figli, invece, dobbiamo lasciarli liberi di osare, di sbagliare e di fasi male. Restando sempre un passo indietro, per sorreggerli quando sceglieranno di abbandonarsi alle nostre braccia.

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