No, non è vero che le donne over 40 “hanno già fatto figli”

“Va fatta una premessa, oggi le donne le ho messe, ma sono anta, comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano far figli o sposarsi lo avevano già fatto”.

Queste parole non sono nuove a chi segue assiduamente le notizie di attualità, perché sono quelle pronunciate dalla stilista Elisabetta Franchi nei scorsi giorni. Parole di un discorso, dal quale noi abbiamo estrapolato solo una piccola frase, che sono finite nella bufera, che hanno infiammato il web. Una polemica, questa, destinata a non finire e che in realtà sposta l’attenzione rispetto a un problema ben più ampio e radicato nella nostra società che riguarda noi donne e quell’eterno conflitto tra maternità e lavoro.

Ma al di là di questo, e della polemica stessa, il discorso dell’imprenditrice apparso in una video intervista rilasciata a Il Foglio, ci ha fatto riflettere su un’altra questione, quella relativa all’età della maternità in Italia. E vi anticipiamo che dobbiamo in qualche modo smentire la realtà descritta dalla Franchi perché le mamme, in Italia, sono soprattutto “anta”.

L’Italia, un Paese di “vecchi”

Non ce ne vogliano gli anziani se parliamo dell’Italia come un Paese di vecchi, noi prendiamo in prestito soltanto un appellativo coniato dagli esperti e che ci riguarda in prima persona. Con dati alla mano, infatti, il rapporto tra nascite, aspettative di vita e morte non lascia scanso a equivoci. L’Istat, infatti, aveva già proclamato l’Italia come uno dei Paesi più vecchi del mondo.

Le condizioni di sopravvivenza della popolazione italiana sono in costante aumento, al contrario però diminuiscono le nascite. Già nel 2019 i dati Istat ci avevano messo di fronte al fatto che per ogni 100 persone che muoiono ne nascono solo 67.

Cosa c’entrano questi dati con la polemica che ruota attorno alle parole di Elisabetta Franchi ve lo spieghiamo subito. Analizzando i dati Istat, anche quelli più aggiornati, è balzata alla nostra attenzione anche un’altra verità, quella che fa riferimento all’età anagrafica delle neo mamme. Emerge, infatti, che questa si avvicina sempre di più ai 40 anni e sempre meno ai 20.

Mamme a 40 anni più che a 20: un dato sempre più diffuso

Nel report Istat Natalità e Fecondità della popolazione residente, che fa riferimento all’anno 2020, i dati emersi non lasciano spazio a fraintendimenti. Le fasce di età più prolifiche sono quelle che vanno dai 31 e i 33 anni, e questa non è propriamente una novità. Quello che abbiamo notato, però, è che le mamme “anta” sono di gran lunga più numerose rispetto a chi appartiene alla fascia d’età dei vent’anni. Le donne giovani, infatti, posticipano sempre di più la maternità e questo influisce inevitabilmente sulle scelte riproduttive nella nostra popolazione.

Nello specifico sono state 14.926 le gravidanze tra i 39 e i 40 anni rispetto alle 12.826 che riguardano, invece, le donne tra i 25 e i 26 anni. A questi dati si aggiungono anche quelli che riguardano le mamme che hanno superato i 40 anni: 6.966 tra i 41 e i 42, 4.727 tra i  42 e i 43 anni, 2.916 hanno tra i 43 e i 44 anni, 1.777 hanno tra i 44 e i 45, 1.149 mamme hanno tra i 45 e i 46 anni.

I dati parlano da soli: è chiaro le mamme d’Italia sono anche “anta”.

 

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