L’Egitto mostra al mondo due camere di oltre 3.400 anni in un tempio sul Nilo

L’evento rappresenta un passo importante nella conservazione e nel restauro del patrimonio archeologico egiziano.

Il ministero egiziano del turismo e delle antichità ha annunciato, il 9 febbraio, l’apertura di due nuove camere nel tempio di Hatshepsut, sulla riva occidentale del fiume Nilo, risalente a più di 3.400 anni fa. Secondo le autorità, la camera meridionale era probabilmente utilizzata per conservare profumi e tessuti di lino usati durante i rituali, mentre le pareti della camera settentrionale, il cui uso è ancora sconosciuto, mostrano scene della regina Hatshepsut e del faraone Tutmosis, il dio del sole. L’inaugurazione delle nuove sale è un progetto congiunto con il Centro polacco per l’archeologia mediterranea dell’Università di Varsavia (PCMA UW), che mira a restaurare, mantenere e preservare siti ed edifici archeologici in varie epoche storiche.

In questo senso, le camere storiche, situate all’interno del complesso del tempio funerario di Deir Al-Bahri, sono state inaugurate da Mustafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, e Anne Wodzinska, Direttrice del PCMA UW. Secondo le autorità, l’apertura di queste nuove sale rappresenta un passo importante nella conservazione e nel restauro del patrimonio archeologico egiziano, in quanto offrono uno spaccato della storia e della cultura dell’Egitto rappresentando un’opportunità unica per sperimentare la grandezza di questo antico civiltà. Sarà inoltre motivo di grande orgoglio e conoscenza per le generazioni future attirando visitatori da tutto il mondo.

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