La tempesta magnetica ha investito in pieno il piccolo pianeta del Sistema Solare.
L’intensa attività solare degli ultimi tempi non risparmia Mercurio, il corpo celeste più vicino alla nostra stella. Il piccolo pianeta è stato colpito da una gigantesca onda di plasma lanciata dalla nostra stella. Come rivelato da Live Science, l’espulsione coronale di massa o CME si è prodotta l’11 aprile impiegando un giorno per investire Mercurio dove ha provocato una tempesta geomagnetica spazzando via materiale dalla superficie. Questo materiale si sarebbe unito alla coda che accompagna il pianeta, generata dalla radiazione del Sole.
Per Hui Zhang, docente al Fairbanks Geophysical Institute dell’Università dell’Alaska: “I processi sono abbastanza simili a quelli che si producono sulla Terra. Le differenze principali riguardano le dimensioni del pianeta, notevolmente minori, la debolezza del campo magnetico e l’assenza di atmosfera”. Questi elementi ci consentono di capire il suddetto fenomeno: in mancanza di un campo magnetico come quello del nostro pianeta, e vista la prossimità di Mercurio al Sole, è evidente che il pianeta sia privo dell’atmosfera e gli atomi si disperdano nello spazio alimentando la formazione della caratteristica coda di materiale che ”segue” il pianeta.
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