I cambiamenti climatici rallentano la rotazione terrestre

La rotazione terrestre oggi risulta essere leggermente rallentata. E i colpevoli sono i cambiamenti climatici: più precisamente lo scioglimento dei ghiacci polari, secondo uno studio pubblicato su Nature. Con conseguenze, quindi, anche sul modo in cui misuriamo il tempo stesso.

La massa terrestre

Quando il ghiaccio ai poli si scioglie cambia il punto in cui si concentra la massa terrestre. Un cambiamento che, a sua volta, influenza la velocità angolare della Terra. “Se una pattinatrice inizia a girare, quando abbassa le braccia o allunga le gambe, rallenterà”, ha commentato l’autore Duncan Agnew, geofisico dello Scripps Institution of Oceanography dell’Università della California a San Diego. Paragonando la dinamica della pattinatrice con quella sulla Terra ciò significa, quindi, che meno ghiaccio solido c’è ai poli più massa ci sarà attorno all’equatore.

Gli effetti sul tempo

Prima di capire in che modo i cambiamenti climatici possano influenzare la misurazione del tempo facciamo un breve passo indietro. Dalla fine degli anni ’60, abbiamo iniziato a utilizzare il Tempo coordinato universale (Utc) per impostare i fusi orari, che si basa sugli orologi atomici ma tiene comunque il passo con la rotazione del nostro pianeta. Poiché la velocità di rotazione non è costante, le due scale temporali divergono lentamente e ciò significa che è necessario di tanto in tanto aggiungere un “secondo intercalare” per riportarle in sincronia. I cambiamenti a lungo termine nella rotazione della Terra sono stati guidati principalmente dall’attrito delle maree sul fondo dell’oceano, che ne hanno provocato un rallentamento nella rotazione. Negli ultimi decenni, però, a causa di una combinazione di diversi fattori, come il movimento del fluido all’interno del nucleo interno liquido della Terra, il nostro pianeta ha cominciato a girare più velocemente. Una tendenza che ha spinto gli scienziati per la prima volta in assoluto a prendere in considerazione la possibilità di sottrarre un “secondo intercalare negativo” dagli orologi di tutto il mondo già a partire dal 2026, con importanti ripercussioni sui sistemi informatici, satellitari e finanziari.

L’impatto dei cambiamenti climatici

Secondo lo studio, tuttavia, lo scioglimento dei ghiacci polari ha ritardato questa possibilità di circa tre anni, facendola slittare quindi nel 2029. Gli impatti dello scioglimento dei ghiacci polari, dovuto al riscaldamento globale e perciò all’uso da parte dell’uomo di combustibili fossili, sono diventati un fattore significativo: mentre il ghiaccio si scioglie nell’oceano, l’acqua di fusione si sposta dai poli verso l’equatore, rallentando ulteriormente la velocità di rotazione della Terra. In altre parole, quindi, abbiamo fatto qualcosa che cambia in modo misurabile la velocità di rotazione della Terra. “Lo scioglimento dei ghiacci polari è stato abbastanza grande da influenzare notevolmente la rotazione dell’intera Terra in un modo senza precedenti”, ha commentato Agnew. “Per me, il fatto che gli esseri umani abbiano causato un cambiamento nella rotazione della Terra è sorprendente”.

Via: Wired.it

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Credit immagine: Sarah N/Pixabay

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