Di genitori apprensivi è pieno il mondo, di figli cresciuti da cure eccessive, quasi ingabbiati al buon fine di proteggerli da ogni male, anche. Per questo, sempre più esperti, psicologi, psicanalisti, mettono sotto la lente di ingrandimento le problematiche odierne, cercando la radici di alcuni comportamenti dei nostri figli, e ritrovandola spesso proprio un’eccessiva protezione e apprensione da parte di mamma e papà.
Ma come facciamo a sapere se anche noi siamo genitori iperprotettivi, super apprensivi e quali sono i danni che questo nostro controllo eccessivo (fatto a fin di bene, ovviamente) può comportare sui nostri figli? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Mio Lì Chiung, presidente della Cooperativa Salem che, da oltre 12 anni aiuta bambini ed adolescenti con emozioni disfunzionali, comportamenti disadattivi e non solo.
Genitori iperprotettivi: chi sono
Non esiste il manuale del perfetto genitore, ed in ogni epoca, ognuno fa quello che meglio può e meglio fa. La differenza fra ieri ed oggi è in quella rivoluzione copernicana che le famiglie hanno vissuto, con genitori impegnati molto fuori casa e figli cresciuti anche con l’aiuto di babysitter e schermi.
Famiglie sempre più piccole, composte solo da genitori e figli, con nonni, zii, cugini e nipoti, a volte assenti altre lontani, oppure semplicemente a presenza intermittente. Le coppie, spesso, sono in affanno nella gestione di chi amano di più e, per recuperare qualche passo, in quella grande autostrada di sensi di colpa che ci lasciamo dietro, cerchiamo di proteggere i nostri figli e le nostre figlie anche da chi e cosa non conosciamo bene.
Facile, dunque, che di genitori appresivi ce ne siano tanti e che molti non sanno (non sappiamo) di esserlo.
“La genitorialità è un compito impegnativo e spesso genitori ben intenzionati possono cadere nella trappola dell’iperprotezione e dell’ansia e questo per diverse ragioni. La paura di incidenti o pericoli, l’insicurezza personale, esperienze passate traumatiche o pressioni sociali sono solo alcune delle ragioni. Questo comportamento può derivare da una mancanza di fiducia nel bambino e in se stessi o dal desiderio di proteggerlo da sofferenze future. Riconoscere se si è genitori iperprotettivi richiede una certa dose di autovalutazione e consapevolezza del proprio comportamento genitoriale”.
I 6 segnali che ci dicono se siamo genitori apprensivi
Scoprici genitori eccessivamente accudenti, ansiosi, controllanti non fa piacere ma potrebbe essere un ottimo punto di partenza per cambiare le cose. Come vedremo, infatti, il nostro atteggiamento influisce negativamente sul futuro dei nostri bambini. Dunque, dopo averlo protetto al massimo, per evitargli difficoltà e dolori, lo vedremo da grande in conflitto con se stesso e con gli altri.
Atteggiamento iperprotettivo: 6 segnali
- Controllo eccessivo
- Paura del rischio
- Decisioni al posto dei figli
- Mancanza di spazio per l’indipendenza
- Sottolineare la perfezione
- Difficoltà a Riconoscere il bisogno di cambiamento.
Analizziamo uno per uno con la dottoressa Mio Lì Chiung. “Parliamo di controllo eccessivo, quando si è è costantemente preoccupati e si monitora ogni aspetto della vita del proprio figlio, inclusi amicizie, attività e tempo libero. La paura del rischio porta ad evitare sistematicamente l’ esposizione del proprio figlio a situazioni che potrebbero comportare rischi o sfide, anche quando sono considerate normali per la loro età. Un atteggiamento molto comune è poi quello di prendere decisioni al posto dei figli, senza coinvolgerli nel processo decisionale o senza concedere loro autonomia nelle scelte appropriate per la loro età. A seguire e strettamente connesso a quanto appena visto, è la mancanza di spazio per l’indipendenza: non si concede al proprio figlio spazio sufficiente per sperimentare, imparare dall’esperienza e sviluppare autonomia. Molti genitori, poi, hanno aspettative eccessivamente alte, verso i propri figli, e non sono affatto disposti alla minima possibilità che queste vengano tradite. Questi si aspettano che il proprio figlio raggiunga standard perfettamente elevati in tutte le attività, senza tollerare gli errori o gli insuccessi. Infine, ultimo segnale dal quale evincere il nostro atteggiamento da genitori controllanti e protettivi, c’è proprio la difficoltà a riconoscere il bisogno di cambiamento: la resistenza ad apportare modifiche al proprio stile genitoriale, nonostante segnali di disagio o difficoltà emotive nel bambino”.
Genitori apprensivi: quali danni possono causare ai figli
I nostri figli, purtroppo, andranno a pagare, in termini di indipendenza, autostima, lì dove non abbiamo concesso loro, a tempo debito, di fare quella tale esperienza, di mettersi in gioco in quelle circostanze, di non aver creato alcune relazioni, di non aver potuto decidere per se stessi, quando era arrivato il momento adatto per provarci, di aver sempre avuto paura del fallimento, dell’errore, e del giudizio altrui.
Reso dipendente in tutto e per tutto, senza potersi muovere liberamente, nel suo mondo di bambino prima, di adolescente poi, sempre esposto al giudizio in caso di errore e alimentato dalla necessità di approvazione, come benzina per poter procedere, si troverà di fronte alla grande difficoltà di essere e di diventare grande a tutti gli effetti. Privato delle normali esperienze che, nel bene e nel male, ci fanno capire chi siamo, quali sono i nostri limiti, quali i nostri pregi, i nostri punti di forza quelli di debolezza. Come fare, se tutto questo manca?
“I bambini cresciuti con genitori iperprotettivi spesso sviluppano un attaccamento eccessivo. La mancanza di opportunità per esplorare il mondo, prendere decisioni indipendenti e imparare dalle proprie esperienze può portare ad una dipendenza emotiva e ad una scarsa autostima nei bambini. Potrebbero sperimentare difficoltà nel gestire situazioni stressanti, prendere decisioni autonome e sviluppare abilità sociali.
Infine, potrebbero manifestare ansia, depressione e una scarsa fiducia in se stessi. Nel corso degli anni, questi bambini potrebbero riproporre modelli comportamentali simili in età adulta, avendo difficoltà nelle relazioni interpersonali, nell’affrontare sfide lavorative e nel prendere decisioni autonome. Alcuni potrebbero cercare costantemente approvazione e affetto dagli altri anche in maniera eccessiva e immatura.
Superare il modello di genitorialità iperprotettiva richiede consapevolezza e sforzi congiunti. I genitori devono riconoscere il loro comportamento e cercare supporto psicologico per imparare a concedere maggiore autonomia ai loro figli. I bambini o i giovani adulti, d’altro canto, potrebbero beneficiare di consulenze psicologiche per sviluppare fiducia in se stessi e imparare a gestire l’ansia”.