Fantasmi: chi sono, di che materia sono fatti?

Premessa

Fra le poche certezze dell’essere umano c’è la morte. Del resto, la coscienza di dover morire ci distingue dagli altri animali. Ma sui confini, su ciò che separa il mondo dei vivi da quello dei morti le sicurezze vacillano, oggi come ieri.

Ma chi sono questi fantasmi? Dove sono, di che materia sono fatti, cosa vogliono, che poteri hanno, sono pericolosi, possono tornare fra noi, o perlomeno comunicare, sono una nostra paranoia?

I fantasmi entrano nelle storie di fantasia e hanno una fortuna smisurata. Scrittori di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno scritto e scrivono storie con fantasmi. Nei tempi moderni nasce addirittura un genere letterario, l’horror, che trova nei fantasmi, nei cimiteri, nelle case diroccate e nei castelli gli ingredienti fondamentali. Nel cinema poi i fantasmi sono spesso presenti nelle forme più varie. Anche Topolino, il famoso personaggio di Walt Disney, ha spesso a che fare con paurosi fantasmi. Ad Amleto, principe di Danimarca, lo spettro del padre chiede vendetta per la propria morte, dovuta al fratello, che ne ha sposato la vedova.

I fantasmi nella storia

Quella che vedete in alto è una tavoletta babilonese del 1500 a.C. e raffigura un fantasma. L’incisione in passato non era stata notata perché prende vita solo con una determinata incidenza di luce.

La traccia più antica di rituali complessi legati alla sepoltura risale a 90 mila anni fa: è la tomba di un cacciatore ritrovata nella grotta di Skhul (nell’odierna Israele), dove mani pietose hanno appoggiato al braccio del defunto la testa di un cinghiale, come dono. A fungere da “intermediari” fra questo mondo e l’altro erano gli sciamani.

Per gli antichi Egizi la vita nell’oltretomba era una tale certezza da essere descritta, con regole d’accesso dettagliate, nel Libro dei Morti.
Omero conduce poi Ulisse nel regno dei morti, affinché la madre e il veggente Tiresia gli indichino la strada per tornare alla sua amata Itaca.

Chi sono?

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Di regola sono immaginati coperti da ampie lenzuola bianche (non ho mai capito il motivo) con due buchi in mezzo agli occhi (anche qui non ho capito il motivo), spesso svolazzanti o avvolti da luce spettrale, sotto la forma di scheletri, in molti casi accompagnati da rumori strani, di catene trascinate o urla che sembrano ululati, altre volte assumono le sembianze di persone scomparse. Possono essere piccoli o giganteschi, perfino allegri. Ma ci sono anche fantasmi malvagi che portano disgrazia e dolore.

Fra gli antichi popoli della Mesopotamia, come Sumeri e Babilonesi, i fantasmi avevano fattezze del tutto umane. Potevano essere vecchi amici, parenti o semplici conoscenti.
Per i cristiani, che avevano assimilato e compreso tradizioni pagane più antiche, si trattava delle anime dei morti che, a causa dei loro peccati, erano rimaste incastrate in Purgatorio. Il Purgatorio, che nella dottrina cristiana compare sul finire del Duecento, fu forse il luogo in cui la chiesa “rinchiuse” i morti, preoccupata dal continuo attraversamento dei confini.

Si credeva, tra l’altro, che i morti detestassero essere disturbati nel loro riposo e tutto sommato suscitavano timore. Uno degli scopi dei culti funebri e delle sepolture era dunque impedire ai defunti, spesso morti di morte violenta, di tornare a turbare i vivi e tenerli lontani. Questo spiegherebbe il motivo per cui molto frequentemente si manifestano in luoghi dove si sono effettuati omicidi efferati o suicidi.

Quindi possiamo dire che per fantasma si intende generalmente la forma materializzata dello spirito di un defunto che non ha trovato la pace per qualche motivo.

L’origine dei fantasmi

Una cosa è certa, questa volta gli alieni non c’entrano.
È molto probabile che l’invenzione dei fantasmi derivi da un desiderio naturale degli esseri umani, quello di credere che la vita continui in qualche modo dopo la morte. Allora essi cercano un contatto con il mondo dell’aldilà. Il mistero della vita genera il bisogno di cercar di capire, di spiegare questo mistero. E quando si tenta di soddisfare tale bisogno nasce un piacere mescolato alla paura, si creano insomma, come si dice, i fantasmi, le chimere.

Sui fantasmi sono nati un’infinità di miti, generalmente legati a luoghi misteriosi o dominati da inspiegabili forze della natura, come i castelli inglesi. Nei paesi del Nord Europa, ove la gente vive a contatto con i terribili pericoli del mare, è nato il mito del vascello fantasma. Il vascello era una nave da guerra di ampia velatura, con due o più ponti, munita di cannoni, caduta in disuso dopo l’avvento delle navi a vapore. Secondo alcuni marinai si può intravedere, tra le nebbie e in un luogo imprecisato, un vascello fantasma, cioè lo spettro di una nave senza equipaggio, con le vele a brandelli e le assi cigolanti, capace di scivolare rapida sul mare piatto.

E’ nell’Ottocento che scoppia il concetto di “anima in pena”.. Romanticamente attratti da un’epoca misteriosa e “buia”, intellettuali e artisti dell’Europa ottocentesca riscoprirono l’antica passione per i fantasmi. Nasceva così lo spiritismo, una vera e propria dottrina filosofica sviluppatasi soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Perché si manifestano?

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Nelle leggende e nelle mitologie di tutto il mondo è sempre per una buona ragione che i fantasmi tornano e infestano un luogo. Può trattarsi della mancanza di esequie funebri appropriate. Di omicidi o morti violenti. I fantasmi, in questi casi, cercano e chiedono giustizia.

È notevole come questo atteggiamento si rispecchi anche nelle cronache della quotidianità. Dalle apparizioni nei castelli medievali a quelli nei college americani, i fantasmi appaiono per ricordare a tutti che, in un dato momento della storia, in quel luogo è avvenuto un fatto grave e cruento. In un certo senso, sono un promemoria. Il segno che il senso della morale, soprattutto quella offesa, sopravvive ai delitti. E rimane per chiedere giustizia. O almeno, un ricordo di compassione.

Quanti tipi di fantasmi esistono? Sono pericolosi?

Qualunque cosa siano, i fantasmi non sono tutti uguali.

  • Poltergeist: è uno spirito chiassoso; il termine, di origine tedesca, descrive tutti quei fenomeni come lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere delle porte, ma anche voci e rumori. Si pensa che sia legato alla presenza di bambini o adolescenti. Non è pericoloso.
  • Residui psichici: appaiono sempre nello stesso identico modo, nello stesso posto, facendo gli stessi gesti.
  • Il doppio o apparizione-crisi: è uno spettro ambasciatore di morte, si manifesta ai parenti di una persona morente con le sembianze del malato.
  • Fantasmi domestici: spettri che infestano una casa anche nel corso dei secoli, probabilmente ignari di essere morti.
  • Ectoplasma: la materia nebbiosa che fuoriesce dal medium durante la fase di materializzazione, necessaria per la ricomposizione visiva di spiriti.
  • Banshee: fantasmi femminili tipici di Irlanda, Galles e Scozia. Sono legati a una particolare famiglia.

Oltre ai fantasmi umani sono stati avvistati fantasmi di animali, soprattutto domestici, e inoltre sono state spesso osservate apparizioni di oggetti “fantasma” quali navi, treni e perfino case che non esistevano più. Questo potrebbe, ricollegandoci a visioni che avvengono in particolari condizioni e con particolari soggetti più sensibili di altri a questi fenomeni, che riescono a vedere immagini del passato registrate nell’ambiente.

Dove sono?

Sono sospesi per aria svolazzando da una parte all’altra del suo territorio.
Nell’immaginario comune l’individuo, ormai privo del suo corpo fisico, trascorre una esistenza fatta di vibrazioni emozionali più o meno edificanti secondo cosa ha fatto quando era vivo sulla terra. Questi spiriti erranti in perenne movimento vagano in un mondo squallido, nelle loro passioni esasperate al massimo senza alcuna possibilità di appagamento. Vivono, se così si può dire, tra gli oggetti immaginari che evocano i loro desideri insoddisfatti. Vivono come sospesi a metà, tormentati dai loro stessi desideri e passioni, non consapevoli di essere morti e quindi liberi. 

Si possono manifestare tra noi?

Soltanto nella mente dei medium. Persone che a pagamento sostengono di poter operare come intermediario tra vita e morte e interpellare i defunti. Persone molto abili a manipolare ed approfittare dello stato d’animo dei clienti con vari trucchetti come lo spostamento di oggetti o presunte voci che provengono dall’aldilà. Nonostante le numerose ricerche, nessun fenomeno è mai stato riprodotto in un ambiente controllato. Nessun fantasma si è mai materializzato.

Fantasmi in Italia

Anche noi italiani non siamo da meno agli scozzesi ed americani per le presenze di fantasmi. Ovunque vi racconteranno storie di personaggi ormai defunti che di tanto in tanto ritornano, protagonisti di leggende affascinanti che appunto perché leggende rimangono in quell’area grigia cui si può decidere di credere o meno.

  • Roma. Così a Roma raccontano di Livia, il fantasma di palazzo Sforza Cesarini al Corso Vittorio Emanuele II, che avrebbe dovuto ritirarsi in convento dopo la morte del padre ma si rifiutò e fuggì dal convento di clausura, sposando Federico Sforza. Ma a quanto pare il suo cuore era legato al palazzo dove era nata, eretto dal cardinale Rodrigo Borgia, e si dice che il suo fantasma aleggi ancora lì.
  • Sempre nella capitale raccontano la storia di Beatrice Cenci, decapitata per volere di Papa Clemente VIII l’11 settembre 1599. La leggenda racconta che lo spettro della giovinetta continui a infestare Castel Sant’Angelo, mostrandosi senza testa nell’anniversario della sua morte.
  • Milano, Al numero 7 della centrale via Broletto di sera guardando in alto si potrebbe scorgere il fantasma in vestaglia bianca di Cecilia Gallerani, la bella amante di Ludovico Sforza detto il Moro che si aggirerebbe nelle stanze di palazzo Carmagnola. Non è nota invece l’identità della Dama Velata che sembra aggirarsi a Parco Sempione. Già da fine Ottocento nelle fredde notti di nebbia appare avvolta da un velo nero e irretisce con il suo profumo di violetta giovani uomini ai quali rivela, dopo aver danzato soavemente, il suo teschio al posto del viso.
  • A Torino nel piccolo giardino di piazza Statuto c’è un tombino che per alcuni sarebbe la porta dell’inferno: qui nella notte si aggirano ombre scure e si odono urla stridenti di chi venne condannato a morte.
  • A Napoli le leggende sugli spiriti sono antiche e ben radicate. Due su tutte: ‘a bella ‘mbriana e ‘o Munaciello. La prima è uno spirito benevolo: una splendida signora che porta nelle case benessere, salute e buona sorte. Per cui si usava lasciare nelle case una sedia libera per farla riposare e un mazzo di fiori per accoglierla. Non è invece per nulla benvenuto ‘o Munaciello, spirito bizzarro e cattivo che regala soldi oppure dispensa schiaffi alle sue prescelte.
  • Palermo. Come nelle migliori tradizioni un fantasma si trova anche a Palermo, a teatro. Al Massimo infatti si dice che giri tra i palchi e dietro al proscenio il fantasma di una suora, la cui tomba sarebbe stata violata durante la costruzione del teatro stesso. 

Un fantasma rimane fantasma per sempre?

Secondo la tradizione cristiana, per dare la pace a un fantasma bisogna pregare per lui e benedire l’eventuale casa infestata.
Invece in certi ambienti esoterici si crede che un’Anima persa possa ritrovare la sua strada per l’Aldilà, grazie alla consapevolezza della propria condizione: in genere essa può essere raggiunta anche con l’intervento di altre entità che fungono da guide spirituali e aiutano le anime perse a intraprendere un percorso evolutivo.

Di che materia sono fatti i fantasmi?

Un giorno mi sono trovato a discutere con dei Testimoni di Geova di che materia fosse fatto Dio. Di spirito – fu la risposta secca. Allo stesso modo possiamo quindi dire che i fantasmi sono lo spirito di un defunto?

Nel senso classico spirito significa soffio, aria. In alchimia lo spirito era la componente volatile di una sostanza.
Ecco, il problema è tutto qui. Ora se il fantasma è una parte fuoriuscita da un corpo possiamo considerarla come la sua componente volatile. E dal momento che appare ai nostri occhi sicuramente è una sostanza fluorescente che si accende a seconda il fantasma lo richieda. Allora non si spiega come l’aria/spirito7sostanza volatile che è pur sempre materia, possa attraversare i muri. Come è possibile che una miscela di ossigeno-idrogeno-azoto-molecole d’acqua possano spostare mobili, sbattere porte, far cadere piatti e bicchieri, generare suoni di catene o emettere ululati. Insomma da dove arrivano questi super poteri?

La fisica ci dice che i corpi si muovono solo se sottoporti ad una forza che gli imprime una accelerazione. In natura esistono le forze che tengono assieme gli atomi, ma questo non è il nostro caso. Poi c’è la forza gravitazionale ed elettromagnetica. La forza gravitazionale è solo attrattiva, e necessita di grosse masse. Anche questa non fa il nostro caso. Poi c’è la forza elettromagnetica. Che sappiamo non ha alcuna influenza su oggetti di legno, per esempio nello aprire le porte i sportelli, o di ceramica o vetro come piatti o vetro.

Allora?

Teorie “scientifiche”

In un certo senso l’elettromagnetismo c’entra, ma non nello spostare oggetti.
Secondo lo studio di alcuni psicologi britannici c’è una correlazione tra avvistamenti spettrali e variazione dei campi magnetici in specificate aree o zone per esempio l’Hampton Court Palace a Londra e le cripte di South Bridge a Edimburgo. Questi posti sarebbero soggetti a variazioni dei campi magnetici più elevate rispetto alla norma.
Un altro gruppo di ricercatori ha applicato campi elettromagnetici a certe parti del cervello, come i lobi temporali, ed è riuscito a indurre nelle “cavie” sensazioni fisiche e metafisiche, come la sensazione di vicinanza a Dio. I campi magnetici svilupperebbero nel cervello dei volontari la sensazione di avvertire strane presenze.
Qualcuno si spinge oltre l’immaginario ipotizzando che i fantasmi vivono in una altra dimensione dove valgono altre leggi fisiche.

Tuttavia per la scienza la reale esistenza dei fantasmi, come di tutti gli altri elementi soprannaturali o altri esempi di vita ultraterrena, non ha mai avuto riscontri scientifici in quanto priva di prove sperimentali e restano esclusivamente oggetto di fede e di credenza popolare.

Nonostante lo sviluppo del progresso scientifico, ancora ai nostri tempi i racconti e le testimonianze su spettri e fantasmi sono sempre numerosi e precisi, tanto che molti ricercatori si sono interessati alla comprensione della natura di queste apparizioni, sfruttando la tecnologia per accertare la genuinità del fenomeno.

Conclusione

Le lamentele di una signora babilonese potevano semmai essere di questo tenore: ieri sera è ritornato quel rompiscatole del mio vecchio zio, gli ho messo un boccale di birra appena fuori dalla porta e se ne è andato.


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