Con Antico Egitto si intende la civiltà sviluppatasi in quella sottile striscia di terra fertile che si distende lungo le rive del Nilo a partire dalle sue cataratte al confine col Sudan fino allo sbocco nel Mediterraneo, e riconosciuta come entità statale a partire dal 3100 a.C. fino al 31 a.C., quando ci fu la conquista romana.
Le tracce di insediamenti lungo il Nilo sono molto antiche e si calcola che l’agricoltura (in particolare la coltivazione di grano e orzo) abbia fatto la sua comparsa in quelle regioni intorno al 3500 a.C.
Proprio la presenza del fiume, che rende possibile la vita in una regione peraltro desertica, è il motore primo del precoce nascere della civiltà urbana e del suo persistere quasi immutata, ai nostri occhi, per quasi tremila anni. Le acque del Nilo, con le loro piene annuali, non portano solo fertilità ma anche distruzione se non vengono costantemente controllate, imbrigliate, incanalate, conservate per i periodi di siccità; ed è proprio da questo motivo che nasce la necessità di uno stato organizzato, uno stato che garantisca la manutenzione di quelle strutture da cui dipende la sopravvivenza di tutti.
Alto e Basso Egitto
La necessità di avere una struttura statale per la gestione delle opere (dighe e canali) collegate con le acque del Nilo, ha portato alla formazione di uno dei primi Stati della storia, nel 3300 a.C. Infatti questa esigenza fece sì che le tribù neolitiche imparassero a vivere prima sotto l’autorità di capi locali (fase della formazione dei distretti o nomos).
I vari nomos si scontrarono e si allearono tra loro, nell’arco di circa un millennio, fino a formare due regni, l’Alto Egitto a Sud (costituito dalla parte meridionale della valle del Nilo) ed il Basso Egitto a Nord. L’unione dell’Alto e Basso Egitto è rappresentato da papiri annodato e le piante di canna.
Il Basso Egitto (al nord del paese) era formato da 20 provincie le cui città più importanti erano Buto e Sais. Aveva un faraone proprio, la sua corona era rossa e allungata e la sua divinità era il cobra.
L’Alto Egitto, con 22 provincie, annoverava tra le sue città più importanti Hieraconpolis e Naqada. Anch’esso aveva un faraone proprio, una corona bianca e un avvoltoio come divinità.
Verso il 3100 a.C. il re Menes, conosciuto anche come re Narmer dell’Alto Egitto, invase il Basso Egitto e unì i due regni, inaugurando la I Dinastia, dando vita ad un periodo storico in cui si susseguirono altre ventinove dinastie.
I due regni dell’Alto e Basso Egitto tuttavia hanno mantenuto la propria pompa magna la Hedjet or White corona per l’Alto Egitto e la deshret o Red corona per Basso Egitto.
LE ERE
Gli storici dividono la storia egiziana in tre ere.
Antico Egitto | |
---|---|
Primo periodo dinastico | 3150-2686 aC |
Antico Regno | 2686-2181 aC |
1 ° Periodo Intermedio | 2181-2055 aC |
Regno di Mezzo | 2055-1650 aC |
2 ° Periodo Intermedio | 1650-1550 aC |
Nuovo Regno | 1550-1069 aC |
3 ° Periodo Intermedio | 1069-744 aC |
kushita Egitto | 744-656 aC |
XXVI dinastia egizia | 664-525 aC |
La storia dell’Egitto faraonico può essere anche descritta dal susseguirsi delle 30 dinastie che si avvicendarono nel governo del paese dal 3100 a.C. al 332 a.C.
I – VI dinastia | Antico Regno |
VII – X dinastia | 1° Periodo intermedio |
XI – XII dinastia | Regno Medio |
XIII – XVII dinastia | 2° Periodo intermedio |
XVIII – XX dinastia | Nuovo Regno |
XXI – XXX dinastia | Decadenza |
Primo Periodo dinastico.
Comprende le prime due dinastie e va dal 3100 al 2686 a.C. La I dinastia comincia con l’unificazione dell’Alto e del Basso Egitto a mano del re Menes.
Antico Regno
L’Antico Regno, che va dal 2687 al 2055 a.C. ed è noto anche come “periodo delle piramidi“, inizia con la III dinastia e termina con la VI dinastia.
Tra la III e la IV dinastia l’Antico Regno raggiunse il suo apice: in assenza di guerre, tutti lavoravano per assecondare i desideri di corte del Faraone.
Risalgono, infatti, a questo periodo, le necropoli di Menfi e Saqqara e, successivamente, le tre grandi piramidi di Giza (Cheope, Chefren e Micerino). Furono costruite anche la piramide di Saqqara su mandato del re Unis.
Durante la VI dinastia il potere dei faraoni si indebolì e anche l’unità del paese iniziò a dare segni di cedimento. Per oltre cento anni, fino alla X dinastia, si susseguirono numerosi faraoni incapaci di riportare l’Egitto alle condizioni di splendore degli inizi. Durante la IX e la X dinastia, la capitale del paese fu Eracleopoli.
Medio Regno
Il Medio Regno, che va dal 2055 al 1550 a.C., comprende l’XI e la XII dinastia e corrisponde ad una ripresa dello stato unitario dopo la fase di frammentazione del potere seguita al crollo dell’Antico Regno. Segna l’inizio di questa tappa lo spostamento della capitale a Tebe.
Durante quest’epoca, l’Egitto ampliò le sue frontiere conquistando parte della Nubia. Successivamente, però, non fu in grado di far fronte alle incursioni degli Hyksos e fu costretto a cedere a questi ultimi il potere. Gli Hyksos, giunti dall’Asia, governarono il paese tra la XIII e la XVII dinastia e stabilirono ad Avaris il loro centro politico del loro governo.
Nuovo Regno
Compreso tra il 1551 y 744 a.C., il Nuovo Regno è segnato dall’avvento della XVIII dinastia che ripristinò l’unità dello stato: il faraone Ahmose I espulse gli Hyksos e ristabilì la capitale a Tebe.
I faraoni più importanti di questo periodo furono Thutmose III, Amenhotep III e Ramses II.
Durante il regno di Ramses II, l’Egitto conquistò la Nubia e furono eretti i templi di Abu Simbel. Il faraone visse quasi 100 anni ed ebbe oltre 180 figli: alla sua morte si successero vari principi ereditieri che finirono per indebolire il paese, che perse la grandiosità di cui aveva goduto un tempo.
Dinastie posteriori
Dalla XXI alla XXX dinastia, in un periodo compreso tra il 1080 e il 332 a.C., il paese visse una lunga fase di allentamento dei legami interni dello stato e di frantumazione del potere. Durante questa epoca, la capitale dell’Egitto fu spostata prima a Tanis e successivamente a Bubasti.
Nel 525 a.C. l’Egitto fu invaso dai Persiani, dominazione che si concluse con l’occupazione del paese da parte di Alessandro Magno (332 a.C.) che segna l’inizio del cosiddetto periodo greco romano.
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