Una serie di alluvioni talmente estese e violente da provocare la morte di 33 persone. È questo il bilancio dell’ennesimo disastro meteorologico verificatosi, questa volta, in Cina ed in particolare nella provincia dell’Henan dove, oltre alle vittime, si contano anche 8 dispersi. Numeri in crescita, considerato che il precedente bilancio era fermo a 24 vittime e 7 dispersi, con un netto aumento anche del numero di persone costrette ad evacuare in tutta fretta e abbandonare le loro abitazioni, circa 376mila. Ma stando ai numeri forniti dalle autorità, le alluvioni avrebbero distrutto anche 200mila ettari di colture, completamente ricoperti d’acqua e si stimano danni per circa 160 milioni di euro (1,22 miliardi di yuan).
Altro danno molto serio, che ha fatto crescere esponenzialmente la tensione, è quello verificatosi in una diga dove si è formata una falla estremamente pericolosa. In caso di cedimento infatti un’imponente quantità di acqua avrebbe potuto invadere interi territori abitati nella città di Luoyang. Per tale ragione l’esercito è intervenuto lavorando ad un rilascio progressivo e controllato delle acque alluvionali, facendo saltare la diga. Un’operazione, questa, effettuata nella tarda notte di martedì ora locale. Tra le città più duramente colpite dall’ondata di maltempo vi è quella di Zhengzhou ma si contano anche decine di cittadine di dimensioni più ridotte che si trovano letteralmente invase dall’acqua che, in alcune zone, potrebbe addirittura raggiungere i 100 mm.
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