Coronavirus e voli, possiamo prendere gli aerei in tutta sicurezza?

Per Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, gli aerei sono ancora off limits. In un’intervista riportata dal Messaggero ha infatti affermato chiaramente come sia una “cosa da non fare”, almeno nel breve termine, citando pareri simili di colleghi oltreoceano. Eppure, almeno sulla carta, è una cosa che possiamo fare. Dal 3 giugno vari paesi europei hanno infatti riaperto le frontiere per i voli turistici. possiamo riprendere a viaggiare e a volare liberamente nell’area Schengen, anche se alcuni stati prevedono ancora delle limitazioni (rintracciabili su Re-open Eu). Per i voli extraeuropei invece in alcuni casi si dovrà attendere ancora un po’. La Commissione europea, infatti, ha invitato i paesi a prorogare le restrizioni dei viaggi, possibili per ora soltanto per ragioni essenziali, fino al 30 giugno 2020. In una situazione anomala come quella della pandemia di Covid-19 ancora in atto, e nel mezzo di informazioni contrastanti che arrivano da più parti, come dovremmo comportarci in materia di voli aerei? Se decidessimo di prendere l’aereo, cosa possiamo fare per minimizzare il rischio di un potenziale contagio in tutte le fasi del volo? Come regolarci?

Voli, nessun distanziamento sociale ma con alcune condizioni

Intanto, una piccola premessa: non esistono viaggi a rischio zero, né prendendo l’aereo né il treno o altri mezzi. L’importante è esserne consapevoli per scegliere una vacanza – laddove lo spostamento sia per puro piacere – che quanto più possibile ci metta a nostro agio. E se lo spostamento fosse a bordo di un aereo è bene tenere a mente che, condividendo uno spazio confinato con diverse persone, siamo sì potenzialmente a rischio, di certo di più che camminando per strada o all’aperto. La vicinanza dei passeggeri unita alla durata del viaggio aumenta le probabilità di avere un contatto e quindi di possibili contagi (possibili, non certi). In base a un allegato tecnico del dpcm dell’11 giugno, dal 15 giugno 2020 le compagnie aeree possono infatti vendere tutti i posti, non applicando il distanziamento sociale fra passeggeri, a patto però di alcune condizioni.

Una prima condizione è che “l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe”, posseduti da quasi tutte le compagnie. Questi filtri rimuovono la quasi totalità delle particelle delle dimensioni di frazioni di micrometri e anche più piccole, nonché quelle più grandi. Deve inoltre essere garantito che i passeggeri cambino la mascherina al massimo dopo 4 ore per i voli di lunga durata. Misure volte a diminuire la circolazione di droplets che possano veicolare il virus: quella aerea rimane infatti a oggi la principale via di trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2.

Informarsi sulle misure di precauzione già in fase di prenotazione

Se abbiamo già in mente una meta, soprattutto se distante, possiamo adottare alcuni accorgimenti in più già al momento della prenotazione. Una prima regola, illustrata da due epidemiologhe, Kacey Ernst e Paloma Beamer, in un articolo su The Conversation, potrebbe essere quella di informarsi con la compagnia scelta sulle misure adottate. Ad esempio, per sapere se i posti sono tutti occupati e se ci sono disinfettanti a bordo, nonché la possibilità di avere una mascherina di ricambio o altro. Qualora la compagnia venda tutti i posti, e per maggiore tranquillità personale, ci si può assicurare delle norme altre preventive, come i sistemi di ventilazione, che quasi sicuramente sono adottati allo scopo di ridurre al minimo i rischi. I filtri Epe (anche noti come Hepa), ad esempio, rimuovono efficacemente le particelle di 0.3 micrometri e ancora meglio quelle più piccole e quelle più grandi (le droplets emesse per esempio starnutendo hanno un diametro maggiore di 5 micrometri).

La prenotazione: la scelta del volo e del posto

Una scelta valida, illustrata dalle due scienziate, poi, potrebbe essere quella di spezzettare il viaggio in più voli, anche se potrebbe sembrare a una prima analisi controintuitivo. Questo perché prendere diversi voli riduce la probabilità di doversi servire di un bagno a bordo, che è comunque una potenziale occasione di contagio. Inoltre riduce anche il tempo di permanenza vicino a un eventuale passeggero positivo – dato che anche la durata dell’esposizione al nuovo coronavirus ha un peso sul rischio di contagio.

Quando si prenota, poi, una buona idea può essere quella di selezionare il posto finestrino, proseguono le epidemiologhe, laddove possibile. Sedendosi vicino al finestrino, infatti, si avrà vicino soltanto un’altra persona – mentre il passeggero dal lato corridoio è più distante. Al contrario se ci si posiziona nel posto centrale si avranno due passeggeri molto vicini e anche nel posto corridoio si avrà vicino il passeggero a fianco e il passeggero dell’altro posto corridoio (che comunque non è a distanza di più di un metro). A tutto questo si somma poi il via vai di persone lungo il corridoio.

In aeroporto arrivate per tempo

Prima ancora che a bordo, il viaggio comincia in aeroporto. Bisogna arrivare per tempo e calcolare un ulteriore anticipo a causa dell’emergenza Covid-19. Questo anche perché, oltre alla maggiore durata dei controlli, le entrate e le uscite e le partenze o gli arrivi ai terminal possono subire delle variazioni. Una volta arrivati si dovrà effettuare presso i chioschi automatici il check in online, che probabilmente sarà la modalità favorita (o anche l’unica) per il check-in. A quel punto, scaricata la carta d’imbarco, si dovrà soltanto lasciare la valigia agli appositi sportelli (qualora non si abbia solo il bagaglio a mano). Questo aiuterà a minimizzare il tempo di interazione fra addetti e clienti. Nel caso in cui i passeggeri debbano prendere una navetta prima di imbarcarsi le compagnie garantiscono il distanziamento fisico (anche se sì, paradossalmente, non a bordo).

Voli, l’autocertificazione prima di partire

Dal 15 giugno, poi, è obbligatorio compilare un’autocertificazione di non aver avuto contatti con persone malate di Covid-19. Il consiglio di varie compagnie è di arrivare col modulo già compilato. Sul sito del Ministero degli Esteri è reperibile un modulo che è datato 20 maggio ma sui siti delle varie compagnie si possono trovare più informazioni sul modello di modulo da presentare. Ad esempio, Alitalia prevede tre modelli diversi (per chi parte, per chi arriva dall’area Ue e per chi arriva dall’area extra Ue). La compagnia, inoltre, invita i passeggeri a dotarsi autonomamente di più mascherine necessarie qualora il volo duri più di 4 ore.

L’igiene sui voli

Sia in aeroporto ma anche a bordo dell’aereo è bene lavarsi le mani o igienizzarle quanto più possibile. A tal proposito si possono portare salviette disinfettanti, la soluzione migliore per evitare che il prodotto venga respinto ai controlli. Se si sceglie invece di portare una bottiglietta spray o un gel, questi devono comunque essere in confezioni che non superino i 100 ml. Per quanto riguarda la possibilità di reperire il tutto nei duty free ricordate che in alcuni aeroporti risultano ancora chiusi, come in quelli di Roma. Mentre in altri casi sono aperti con orari ridotti (come a Milano Malpensa). E’ bene sempre dunque informarsi prima e per quanto possibile portare tutto quello che serve da casa.

Mangiare sull’aereo

Momento particolarmente delicato a bordo è quello del pasto, quando passeggeri vicini fra loro si tolgono la mascherina per mangiare e bere. Molte compagnie hanno eliminato per questo gli snack nei voli di breve durata, garantendo però un pasto per i voli più lunghi. Un consiglio, per le tratte brevi o medie, può essere di provare ad aspettare per poi mangiare una volta scesi. Qualora non fosse possibile, è bene igienizzare le mani prima di mangiare (regola valida sempre, ma a maggior ragione in queste occasioni). Un’altra idea potrebbe essere quella di consumare il pasto in maniera scaglionata rispetto ai propri vicini, in modo da non abbassare tutti contemporaneamente la mascherina.

Attenzione alle superfici

Anche le superfici potrebbero essere fonte di un potenziale contagio, anche se gli esperti hanno più volte ricordato che non rappresentano la principale via di trasmissione del Sars-Cov-2. In ogni caso, dato che non è una possibilità da escludere, è meglio prestare attenzione a bagagli e altri oggetti che vengano in contatto con le parti dell’aereo (e soprattutto al bagno). A questo proposito, come spiega la microbiologa Ipek Kurtbökein un altro articolo su The Conversation, bisognerebbe posizionare borse e bagagli in alto, nel portaoggetti sopra la testa, invece che sul sedile o a terra. I bagagli, infatti, potrebbero essere venuti in contatto con superfici contaminate, come quelle nei bagni dell’aeroporto: meglio tenerli a distanza.

Infine, buona norma, è bene non mettere oggetti personali, come occhiali e accessori, nelle tasche del sedile davanti: i passeggeri che hanno volato prima di noi potrebbero averci poggiato tessuti o fazzoletti contaminati. Allo stesso modo, prosegue l’esperta, la zona della cucina dovrebbe essere quanto più possibile lontana dal bagno. La superficie dei carrelli con le pietanze dovrebbe essere coperta con fogli di plastica per isolarla quando il personale passa nel corridoio, a stretto contatto con i passeggeri. Il tutto per ridurre il rischio di un eventuale contagio.

Immagine di Stela Di via Pixabay

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