Con il coronavirus ‘fuga’ da New York: record di case sfitte

Il coronavirus, con il conseguente boom del tasso di disoccupazione, ha spinto in tanti a lasciare la Grande Mela.

Con 43.226 i nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore, gli USA si confermano come il primo paese nel mondo per numeri per contagi e morti che, come confermato dalla Johns Hopkins University sono 1.349 nelle ultime 24 ore. Si tratta di un dato in calo rispetto alle ultime due settimane con una diminuzione del 17%. I morti, invece, diminuiscono del 3% secondo i dati del New York Times. Ed è nella città di New York che si registra un effetto della secondario della pandemia sul settore immobiliare. Secondo i dati il COVID-19 sta letteralmente svuotando le abitazioni, con ben 120 mila appartamenti messi in affitto tra giugno e luglio: un aumento del 26% rispetto all’anno scorso.

Con il coronavirus ‘fuga’ da New York: record di case sfitte

Si tratta di una radicale inversione di tendenza, come spiegato dal presidente di Miller Samuel Real EState Appraisers & Consultants, Jonathan Miller. Secondo l’esperto, New York ha svolto costantemente un ruolo di attrattiva per i giovani, anche dopo le crisi economiche dell’11 settembre o la recessione del 2008. Tutto ciò non accade con il coronavirus: “Con un tasso di disoccupazione che in città tocca il 20%, ovvero il doppio rispetto al 2008 e vicino a livelli mai visti dalla Grande Depressione». A tutto ciò si aggiunge la paura di una seconda ondata di contagi nel periodo autunnale.

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