Coliche dei neonati: le cause principali e i rimedi naturali

Le coliche nei neonati, pur essendo assai comuni, rappresentano sempre motivo di preoccupazione, per i neogenitore. Pur sapendo, da sempre che il proprio bimbo/a ne possa soffrire, al momento in cui si verifica, gli stati di animo nella coppia cominciano a mutare.

Ma sarà davvero una colica, perché al fratello maggiore non ne mai venuta, quando passerò, cosa devo fare, chiamiamo il pediatra? Domande lecite che, prima o poi, la maggioranza di noi si è fatta, a pochi mesi da parto.

Le prime volte, se ne parla proprio nei corsi pre-parto, atti non solo a prepararci al momento del travaglio, ma soprattutto ai mesi che ci attendono. Mesi carichi di domande che a volte, in mancanza di un interlocutore disponibile (dalla famiglia, agli amici, sino ai professionisti) muoiono nell’eco delle nostre case. Per questo, è sempre consigliabile frequentare un corso ad hoc, per fare rete, conoscere le strutture ospedaliere, qualche professionista e per non farci trovare impreparate all’inevitabile. Tra cui possiamo annoverare anche le colichette del neonato.

Se volete approfondire il tema delle coliche dei neonati, conoscerne le cause ed i rimedi, continuate a leggere l’articolo, scritto anche grazie al contributo della dottoressa Giulia Giacomini, pediatra.

Quando possiamo parlare di coliche

Non tutti i bambini e le bambine ne soffrono, quindi può capitare che di fronte al pianto disperato del secondo o del terzo figlio, ci si domandi se davvero quella disperazione sia correlata ad una colichetta.

“Le coliche sono una problematica benigna e molto comune nel lattante, sono tuttavia causa di ansia e preoccupazione nel genitore. Sono caratterizzate dalla comparsa improvvisa in totale benessere di un pianto continuo e forte che, secondo la classica regola di Wessel del 1954, dovrebbero durare più di 3 ore al giorno per 3 giorni o più la settimana e per 3 o più settimane consecutive.

La natura delle coliche è poco nota e numerose sono le ipotesi che tentano di spiegare questo strano fenomeno. La parola “colica” indica un’origine gastrointestinale, ma non ci sono prove che la fonte di disagio nei neonati con le coliche sia l’intestino.

Probabilmente solo pochi bambini hanno dei veri fastidi addominali, mentre la gran parte piangono per tantissimi altri motivi come la fame, necessità di evacuare, desiderio di contatto…. Va sottolineato che non c’è nessuna correlazione tra coliche ed allergia al latte”.

Dunque, se nostro figlio piange più volte a settimana, in modo ininterrotto, senza cause palesi, per una durata ed in un periodo sempre più o meno omogeneo, con molta probabilità siamo di fronte ad una colichetta.

Coliche dei neonati: le cause principali e i rimedi naturali

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Coliche nei neonati: cause, rimedi naturali e durata

Colichetta: età e durata

Anche questo è un dato importante in quanto ci permette di indentificare quei pianti interminabili, che nonostante le nostre premure fatichiamo a calmare, come una comune ed innocua colica.

“Esse si manifestano principalmente intorno alla sesta-ottava settimana di vita e generalmente si risolvono a 4-6 mesi”.

Spesso, quando ci rivolgiamo al pediatra per trovare una soluzione a questo fastidio, probabilmente egli/ella chiederà di visitare il neonato, per precauzione ed appurato che si tratti di una colichetta, non essendoci altri fattori che possono causare un altro tipo di patologia, ci rassicurerà sul fatto che nel giro di pochissimo e davvero dalla sera alla mattina, potremo dimenticare questi pianti. Le colichette spariranno nel giro di pochi mesi, senza più tornare.

Certamente, le coliche si inseriscono in un periodo particolarmente faticoso per la coppia, in special modo per la mamma. Per questo, noi donne siamo più esposte a stanchezza, nervosismo, ansia. Sappiamo anche che, purtroppo, molte di noi sono colpite da depressione post partum, e possiamo immaginare in quale quadro possano inserirsi pianti incessanti, disperati che non si riescono a placare, con una donna sola tutto il giorno. Un consiglio che ci teniamo sempre a fornire a tutte le donne che hanno appena partorito è di chiedere sempre aiuto, anche attraverso una professionista come una doula.  I primi mesi volano ma sono anche quelli più complessi, causa anche il poco e più volte interrotto riposo notturno. Se ci facciamo aiutare, o se abbiamo la fortuna di avere una bella rete sociale (tra amici e famiglia) un partner che da subito sia consapevole dei propri doveri e sia sempre proattivo, sarà più facile godersi i momenti senza patire ciò che nessuna donna, neomamma, dovrebbe subire.

Colichette

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Coliche nei neonati: cause, rimedi naturali e durata

Come farle smettere: rimedi

Come leggerete a breve, la dottoressa Giacomini fornisce alcune raccomodazioni ai genitori che, ogni pomeriggio, più o meno alla stessa ora, si ritrovino un neonato afflitto da colichette. Alle sue parole, aggiungiamo un ulteriore consiglio. Secondo molti esperti, usare una fascia porta bebè può aiutare il bambino prima e durante le colichette. Il contatto stretto con il papà o la mamma favorirebbe una maggiore tranquillità e aiuterebbe anche i genitori che, nonostante il peso di un neonato sia relativo, possa recuperare un po’ di riposo, senza essere costretti a tenerlo tanto tempo, fra le braccia.

“Purtroppo, non esistono farmaci che possano alleviare il problema, di cui come già detto non si riesce quasi mai a comprenderne le cause scatenanti. Non sono al momento state fornite raccomandazioni sull’uso di antidolorifici o rimedi naturali e mancano prove riguardo l’uso di probiotici o modifiche dietetiche.

Esistono dei consigli che potranno in alcuni casi essere un ottimo rimedio. Un metodo consiste nel cullare il bambino, nel coccolarlo e nel cantargli la ninna nanna: un bambino sereno e che si sente coccolato tenderà a diminuire la reazione al dolore, piangendo meno e più sommessamente. Sembra possano essere di giovamento anche i massaggi al pancino ed alla schiena, fornire il ciuccio o semplicemente portarlo a spasso per la casa o in auto (rispettando le norme di sicurezza e senza assolutamente scuotere il piccolo).

Sicuramente un’accurata informazione ed istruzione dei genitori rappresenta la prima linea di gestione. Quindi in primo luogo parlatene con il vostro pediatra”.

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