Caratteristiche del metodo steineriano per la scuola

Imetodo Steiner è un approccio educativo ben preciso che, come vedremo, caratterizza la scuola sin dalla più tenera età del piccolo alunno. Il nome, che potrebbe apparire molto austero e severo, in realtà trova le sue fondamenta nel pensiero olistico, per il quale, sin da bambini, si impara ad avere un forte rispetto ed amore per l’ambiente circostante, la natura, gli animali e, ovviamente, il prossimo. Moltissimo è poi l’interesse per materie creative ed artistiche e lo spazio dedicato all’insegnamento classico, che comunque non deve compromettere il tempo che viene speso per sviluppare l’aspetto espressivo dei più piccoli.

La scuola steineriana si pone come obiettivi principali valorizzare l’intelligenza, il rispetto, i sentimenti positivi, e non è assolutamente un caso che oggi rappresenti un’ottima alternativa alla scuola tradizionale. Essa non è ovviamente l’unica opzione da prendere in considerazione, se la scuola così come è strutturata attualmente non fa per noi, pensiamo ad esempio alle scuole parentali, garantite dalla legge.

Per comprendere pienamente questo metodo innovativo, è importante partire dalle origini: le scuole steineriane, definite anche Waldorf, risalgono ai primi del Novecento, anni di enormi cambiamenti e rivoluzioni senza eguali, anche dal punto di vista pedagogico.  Proprio in quest’epoca viene fortemente messo in dubbio il metodo di insegnamento classico, basato per lo più su nozioni, teorie e voti molto severi.

Nonostante l’approccio fresco ed innovativo, queste scuole vengono prontamente soppresse durante il periodo nazionalsocialista, in quanto un decreto vieta categoricamente l’istituzione di nuove prime classi. Solo successivamente, la scuola steineriana conosce un periodo di fiorente sviluppo, proprio fino ai giorni nostri. Questo metodo innovativo ha raggiunto un successo sorprendente in tutto il mondo.

Caratteristiche del metodo steineriano per la scuola

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Quali sono le caratteristiche della pedagogia Waldorf o steineriana

Scuola Steineriana: perché viene definita anche Waldorf?

La scuola Steineriana è anche conosciuta dai di più come Waldorf e per capirne la motivazione è necessario fare qualche passo indietro nella storia.

Buona parte di queste scuole sono nate dopo la morte di Steiner, avvenuta nel 1925, ma la prima viene fondata a Stoccarda da Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria, il cui desiderio è quello di creare una scuola per tutti i figli di operai con scarse possibilità economiche. Una storia semplice, bella e moto toccante, attraverso la quale è possibile percepire un forte senso di umanità e amore nei confronti del prossimo e di chi si trova in evidente difficoltà.

Nell’ultimo decennio, abbiamo assistito ad un’irrefrenabile espansione di realtà scolastiche che si rifanno prontamente all’idea pedagogica alla base di questo metodo educativo, ormai molto ricercato. Una pedagogia che si dimostra ormai globale, versatile perché di facile rielaborazione e dal successo assicurato.

Spesso, le alternative rispetto alla scuola tradizionale sono imposte da rivoluzioni culturali come da esigenze peculiari del territorio, come per le pluriclassi.

Le scuole Waldorf si trovano ormai in tutto il mondo: Libano, Israele, Sud Africa, Colombia, Cina, Nepal, Thailandia, Corea, ed anche in Italia.

Scuola Steineriana e scuola tradizionale: tutte le differenze

Moltissime sono le differenze che si celano dietro questa contrapposizione tra la scuola steineriana e quella tradizionale. Innanzitutto, il percorso steineriano integra nell’insegnamento anche svariate componenti spirituali, filosofiche e fisiche, non considerando invece obbligatorie alcune nozioni che sono fondamentali per la scuola tradizionale.

La scuola steineriana sviluppa un percorso didattico che si articola in tre cicli ben definiti.

Il primo ciclo comprende il periodo che va dalla nascita fino ai 7 anni di vita del bambino, e si tratta di un momento in cui i più piccoli si impegnano ad attingere quanto più vi è di buono e creativo dal mondo esterno. Per imparare a fare ciò, risulta quindi indispensabile che il bambino si approcci ad attività manuali e proprie degli adulti.

Il secondo ciclo, invece, fino ai 14 anni di età, si caratterizza per l’evoluzione corporea: il metodo educativo steineriano punta alla formazione del senso dell’estetica, nonché la scoperta dei sentimenti e del mondo in generale.

Il terzo e ultimo ciclo, infine, considera il ragazzo come un vero e proprio uomo, il quale ha svolto un lavoro molto intenso su sé stesso. In questo caso, la scuola steineriana si propone di stimolare il ragionamento, la costante ricerca del vero e l’intelletto, oltre al proprio posto nel mondo.

La pedagogia Waldorf o steineriana

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Quali sono le caratteristiche della pedagogia Waldorf o steineriana

 Le lezioni della scuola Steineriana

La cadenza delle lezioni della scuola Steineriana è molto simile a quella della scuola tradizionale e segue il susseguirsi delle stagioni.

Tendenzialmente si prediligono materiali naturali e poco inquinanti, cercando di mantenere sempre una forte connessione con la natura e rispettando l’ambiente circostante, migliorando la percezione sensoriale. Particolare interessante del metodo educativo steineriano è la totale assenza di voti e bocciature: ogni allievo, infatti, riceve una pagella che ne delinea il profilo ed alcuni suggerimenti pratici per intraprendere la strada futura.

L’insegnamento principale della scuola Steineriana viene definito “Epoca” e fa riferimento ad un insieme di materie quali arte, storia, italiano, matematica, geografia, disegno, per una durata di circa 2 ore al giorno. Poi ci sono altre discipline come, ad esempio, musica, lingue straniere, canto, lavoro manuale. Moltissime sono le materie che richiedono un forte approccio pratico e creativo: tessitura, ceramica, rilegatura, giardinaggio, recitazione.

La pedagogia Waldorf o steineriana

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Quali sono le caratteristiche della pedagogia Waldorf o steineriana

Chi può insegnare in una scuola Steineriana

Chi desidera insegnare presso una scuola Steineriana deve essere necessariamente in possesso non solo della laurea tradizionale, bensì conseguire anche una preparazione specifica dall’impronta pedagogica.

Per arrivare ad insegnare in questo tipo di scuola, si rende obbligatorio aver svolto un lungo ed intenso periodo di tirocinio durante il quale i futuri insegnanti vengono affiancati da docenti della scuola Steineriana.

Lo studio, chiaramente, non è sufficiente per poter diventare educatori della scuola Steineriana: indispensabile è la vocazione ed un forte interesse per lo sviluppo interiore ed esteriore dello studente.

Il docente deve rendersi figura guida per il bambino e, a tal proposito, è indicativo dire che, durante i primi anni di scuola, vi è un solo maestro per tutte le materie. Gli anni successivi, invece, prevedono un importante lavoro volto a permettere lo sviluppo di un’autonoma capacità di sviluppo, con il supporto dei maestri. La relazione che si instaura tra allievi e maestro deve essere vera, forte e onesta, solo così sarà possibile raggiungere l’obiettivo formativo.

Scuola Steineriana: i costi

La scuola Steineriana si basa sul principio del valore delle relazioni umane, ancor prima dei soldi. Infatti, è obbligatorio un colloquio con la famiglia del futuro allievo, nel quale poi si andrà anche a verificare le disponibilità economiche ed eventuali limitazioni. I genitori che non sono in grado di pagare l’intera retta, devono impegnarsi in lavori integrativi, donazioni, sponsorizzazioni e contributi vari.

In conclusione, la scuola Steineriana è sicuramente un investimento in grado di portare ottimi risultati futuri, ma è consigliabile confrontarsi in famiglia e verificare che effettivamente questa possa essere l’alternativa ideale per crescere i propri figli.

La pedagogia Waldorf o steineriana

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Quali sono le caratteristiche della pedagogia Waldorf o steineriana

Scuola Steineriana: tra tanti pro, vi sono anche contro

Come per ogni cosa al mondo ci sono pro e contro. Le critiche mosse a questo sistema scolastico si basano sull’approccio educativo. C’è chi considera questo metodo in realtà poco efficace ed utile per il futuro ed estremamente basato su un concetto meramente pedagogico. Si tende a pensare che quanto appreso non possa essere effettivamente d’aiuto per il futuro professionale degli allievi.

In più, la scuola steineriana implica uno scarso utilizzo, quasi inesistente, delle nuove tecnologie mentre sappiamo che la scuola tradizionale adopera computer, tablet, iPad. Per questo, alcune famiglie potrebbero considerare questa privazione come un regresso.

Inoltre, non vi è l’obbligo di presentare certificazioni vaccinali e questo è purtroppo un grande punto a sfavore. Sicuramente esso è l’aspetto più critico in quanto incide sulla salute dei bambini e di chi vi lavora a contatto.

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