Alla ricerca di vita su Marte: il passato e il futuro degli incontri ravvicinati

Alla ricerca di vita su Marte: il passato e il futuro degli incontri ravvicinati
Ora sappiamo che non ci sono civiltà aliene su Marte, ma non è sempre stato chiaro. (joshimerbin/Shutterstock.com)

Le orbite della Terra e di Marte portano i due pianeti a un avvicinamento relativo ogni 26 mesi, con occasionali incontri ravvicinati. Nel 2003, ad esempio, la distanza tra i due pianeti si è ridotta a soli 55,7 milioni di chilometri, il più vicino che siano stati in 60.000 anni. Un evento simile si era verificato nel 1924, quando gli astronomi e il governo degli Stati Uniti avevano colto l’opportunità di cercare segni di vita su Marte durante questo avvicinamento eccezionale.

La ricerca non si limitava all’osservazione visiva attraverso i telescopi, ma includeva anche la scansione di potenziali segnali radio provenienti da civiltà aliene sul Pianeta Rosso. Questa iniziativa, sebbene possa sembrare insolita oggi, rifletteva la curiosità e l’entusiasmo dell’epoca per l’idea di vita extraterrestre. Tuttavia, le moderne esplorazioni spaziali e le missioni su Marte hanno confermato che non esistono civiltà aliene sul pianeta.

Prima dell’avvicinamento del 1924, gli scienziati avevano ipotizzato la presenza di oceani su Marte e avevano interpretato le mappe dell’astronomo Giovanni Schiaparelli come indicazioni di una rete di canali artificiali sul pianeta. Nel 1894, l’astronomo Percival Lowell sostenne che questi canali fossero opera di una civiltà aliena, suscitando l’interesse del pubblico e conducendo a una campagna fotografica per documentare tali strutture.

Le fotografie scattate da Lowell, sebbene inizialmente accettate come prove della presenza di vita intelligente su Marte, furono successivamente ritenute illusorie dagli astronomi, e nel 1964 la sonda Mariner IV della NASA confermò l’assenza di tali caratteristiche. Nonostante ciò, persisteva la speranza di individuare segnali radio alieni durante l’avvicinamento del 1924.

Il governo degli Stati Uniti istituì il “National Radio Silence Day”, chiedendo al pubblico di mantenere il silenzio radio per i primi cinque minuti di ogni ora mentre Marte e la Terra si avvicinavano. Gli astronomi monitoravano attentamente il pianeta, mentre la Marina interrompeva le trasmissioni radio per captare eventuali segnali provenienti da Marte. Sebbene non siano stati rilevati segnali radio, l’iniziativa rappresentò un tentativo pionieristico e ottimista di contatto con civiltà extraterrestri.

Anche se oggi sappiamo che i segnali radio potrebbero non essere il mezzo di comunicazione preferito da eventuali alieni, la ricerca di vita extraterrestre avanzata continua ad affascinare e ispirare la comunità scientifica. Gli sforzi per individuare segnali di vita aliena proseguono ancora oggi, nella speranza di un giorno confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri avanzate nell’universo.

Un telegramma inviato chiedendo collaborazione nella ricerca di vita aliena.
Un telegramma inviato a tutte le stazioni della Marina negli Stati Uniti.
Archivi Nazionali degli Stati Uniti

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