Alabama: scoperta in una grotta la più grande arte rupestre dei nativi americani

Gli esperti affermano che le incisioni, rilevate con un’avanzata tecnica fotografica, raffigurano gli spiriti dei defunti.

I ricercatori dell’Università del Tennessee, Knoxville, hanno individuato in una grotta glifi giganti risalenti al primo millennio d.C. raffiguranti molto probabilmente, gli spiriti degli inferi dei nativi americani. Gli esperti hanno identificato una figura umana con un corpo lungo con braccia estese e spalle arrotondate. Sfoggia un design complicato attraverso il busto composto da diversi stili di linee, che probabilmente suggerisce un tipo di indumento o regalia. Le linee seguono dietro la figura, suggerendo una fascia, e un’altra linea sembra mostrare la figura che emerge simbolicamente dalla roccia.

Un’altra figura ha una testa quadrata con linee che si estendono dall’alto, un busto rettangolare e una gamba singola. Molte delle raffigurazioni figurali mostrano un tipo di motivo o fascia sul busto. Uno ha una testa triangolare con ovali che emergono da entrambi i lati, che sembra simile a “una testa di animale con le orecchie pungenti”, ma mani che sembrano “chiaramente umane”. I ricercatori hanno utilizzato una tecnica innovativa ovvero il processo di fotogrammetria che prevede lo scatto di migliaia di foto per creare un modello 3D. Grazie a questa tecnica gli esperti hanno ottenuto una registrazione accurata del sito, ma ha avuto l’ulteriore vantaggio di svelare l’opera d’arte segreta, soprattutto dati i soffitti molto bassi della grotta.

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