Vaccini, Garattini: “In Italia commessi due errori gravi e ripetuti. Ecco quali”

Ci sarebbero almeno due errori considerati “gravi e ripetuti” nella gestione della pandemia di Covid e della relativa campagna vaccinale in Italia. Lo sostiene, in un’intervista a La Stampa, il presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, Silvio Garattini il quale ha detto la sua in merito all’andamento della campagna di somministrazione dei vaccini agli italiani. Gli errori, secondo Garattini, sarebbero in primis la mancanza di una “comunicazione scientifica governativa”, ed in secundis l’aver abicato, nella scelta delle priorità per la somministrazione del vaccino, al criterio di età e di fragilità.

A tal riguardo Garattini sostiene che “bisognerebbe tranquillizzare i cittadini prediligendo per tutti pragmaticamente, anche se forse non logicamente, i vaccini a mRna e rimandando la vaccinazione dei giovani per finire gli over 50 e anche per raccogliere più dati sulle conseguenze nei ragazzi“. Aggiungendo che “Si sentono troppe voci che finiscono per spaventare la popolazione. È colpa della viralità delle opinioni governative innanzitutto. Se ci fosse una voce unica ufficiale, poi tutti potrebbero dire quello che vogliono e forse verrebbero meno ascoltati“. In un’altra intervista rilasciata a Repubblica invece Garattini ha detto la sua in merito alla vaccinazione eterologa, dichiarando che “uno studio inglese e uno spagnolo indicano che dopo AstraZeneca si può fare un vaccino a Rna messaggero, ottenendo un buon risultato dal punto di vista della risposta anticorpale. A livello di sicurezza non c’è problema. D’altra parte non ci sono ragioni teoriche per pensare che non si possano usare due vaccini diversi“.

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