Vaccini Covid, come e con cosa verranno vaccinati i più giovani e gli under 60?

In alcune regioni sono già aperte le prenotazioni per la vaccinazione anti Covid all persone dai 18 ai 60 anni con comorbidità, ovvero altre patologie documentate da un’esenzione. E presto anche chi non ha malattie potrà accedere al vaccino: se tutto andrà come sperato, spiegano le autorità, l’obiettivo è cominciare la vaccinazione di massa, a prescindere dall’età e dalla presenza di altre malattie, entro la fine di maggio 2021. Una volta spalancata questa porta, bisognerà comprendere meglio con quali vaccini e modalità verranno immunizzati i più giovani. La valutazione deve tenere conto infatti che finora in Italia si raccomanda l’uso del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca e del vaccino di Janssen di Johnson&Johnson preferibilmente in chi ha più di 60 anni. Ecco cosa sappiamo sul vaccino ai giovani.

Verso la vaccinazione di massa

Alcune regioni stanno andando velocemente: già dal 30 aprile nel Lazio i 58 e 59enni anni senza patologie possono prenotarsi per la vaccinazione. Sempre a partire dal 30 aprile, nel Lazio e in Friuli-Venezia Giulia, si sono aperte le prenotazioni per chi ha dai 18 ai 49 anni e una o più comorbidità. La vaccinazione di massa potrebbe iniziare anche alla fine di maggio, come riferisce Repubblica citando il Commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, e riguardare tutte le persone con più di 30 anni. L’idea è che gli over 30 si possano prenotare o addirittura presentare direttamente per ricevere la vaccinazione, come auspica il Commissario. Per poterci riuscire è però necessario aver vaccinato tutte le persone con più di 65 anni e le persone con fragilità.

I vaccini disponibili

Ma quali tipi di vaccini riceveranno le persone con meno di 60 anni? Ad oggi ne abbiamo 4 disponibili e in uso in Italia (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson). Fra questi le autorità hanno bloccato temporaneamente AstraZeneca e J&J, poi raccomandati sopra i 60 anni. Tuttavia, ricordiamo, la raccomandazione dell’Aifa di utilizzare è di fatto un consiglio di preferenza ma non un obbligo. In ogni caso questa indicazione pone un vincolo e lascia uno spazio di scelta, che potrebbe condurre a scenari differenti.

Under 60 già vaccinati, quale richiamo?

Chi ha meno di 60 anni e ha già ricevuto una prima dose del vaccino AstraZeneca riceverà normalmente il richiamo con lo stesso farmaco. Questo risultato fino ad oggi non era così scontato, dato che oggetto di una valutazione di Aifa, Ministero della Salute e Consiglio superiore di sanità. Gli enti hanno analizzato quattro ipotesi: fare regolarmente la seconda dose, non somministrarla, ritardarla per avere più dati, usare un altro tipo di vaccino. Dopo aver considerato le indicazioni dell’Ema e tutti i dati, inclusa l’assenza di reazioni gravi in chi ha ricevuto il richiamo, le autorità italiane fanno sapere che non cambierà nulla e il richiamo avverrà come di consueto.

Under 60 non vaccinati, quale vaccino?

Se per il richiamo degli under 60 lo scenario sembra abbastanza definito, per chi, in questa stessa fascia d’età, non ha ancora ricevuto una prima dose, la situazione è un po’ meno chiara. In generale, come ricorda il presidente dell’Aifa Giorgio Palù, i vaccini Vaxzevria e Janssen non sono vietati sotto i 60 anni. A fronte di questo, anche sotto i 60 anni possono essere somministrati al personale sanitario. Ma tra gli esperti c’è anche chi, come l’immunologa Antonellla Viola, chiede di ripettare le indicazioni in considerazione soprattutto del sesso di chi deveessere vaccinato.

AstraZeneca anche sotto i 60 anni? Non per tutti. Il rischio di effetti collaterali gravi è raro ma è maggiore nelle…

Pubblicato da Antonella Viola su Lunedì 3 maggio 2021

Nella popolazione generale e senza patologie con meno di 60 anni, nel Lazio (il primo e quasi l’unico per ora ad essere passato agli under 60) i 59 e i 58enni – la fascia per ora coperta – può ricevere anche AstraZeneca e J&J su base volontaria. Ma in un futuro molto vicino qualcosa potrebbe cambiare. Il 3 maggio il commissario Figliuolo ha reso noto che si sta valutando una nuova estensione del vaccino di AstraZeneca anche agli under 60. In questo caso dunque non ci sarebbe un’adesione volontaria richiesta ai prenotati, ma probabilmente una somministrazione più diffusa.

Quante dosi abbiamo e di quali vaccini

Ad oggi sappiamo quante dosi ha acquistato l’UE per il 2021 – fermandosi per ora all’anno in corso – delle quali all’Italia spetterebbe una fetta di oltre il 13% sulla base della popolazione nazionale. In particolare, nel 2021 in Italia complessivamente è previsto un arrivo totale di circa 40 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca e altrettante del vaccino di Moderna, quasi 80 milioni del vaccino di Pfizer-BioNTech e 26,5 milioni del monodose Johnson&Johnson. Ricordiamo che tutti i vaccini, ad esclusione di quello di Johnson&Johnson, richiedono 2 dosi per persona.

I dati riportati sul sito del Governo indicano che alla data del 3 maggio 2021, sono stati distribuiti oltre 2,2 milioni di vaccini di Moderna, oltre 15,6 milioni di Pfizer, 6,5 di AstraZeneca e 336 mila mila di Janssen. Il totale è di quasi 25 milioni di dosi, di cui ne sono già state somministrate circa 21 milioni. Il vaccino di Janssen di Johnson&Johnson è finora quello rimasto più indietro, dato che bloccato proprio all’inizio e poi raccomandato agli over 60. Sommando le cifre ci accorgiamo che il numero totale di dosi di tutti i produttori, anche diviso per due, è comunque maggiore del doppio dei milioni di cittadini italiani. Questo perché servirà una seconda immunizzazione dopo la prima ondata di vaccini.

Resta dunque ancora da somministrare un’ampia fetta di dosi di tutti e 4 i produttori. Ad oggi le fasce di popolazione maggiormente vaccinate sono quelle dei cittadini con più di 70 anni, seguiti dai 60-69enni. Ancora non sappiamo di preciso come avverrà la distribuzione dei vaccini negli under 60, che ricordiamo rappresentano un’ampia parte della popolazione, pari a quasi 40 milioni di italiani. Sulla base delle prossime informazioni più certe sarà possibile calcolare un po’ meglio quanta parte della popolazione riceverà quali dosi.

Credits immagine: Ali Raza via Pixabay

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