Una scoperta eccezionale in Anatolia: rivelata nuova lingua Indo-Europea risalente a 3mila anni fa

Gli scavi a Boğazköy-Hattusha portano alla luce il Kalašma, arricchendo la comprensione della complessità culturale e linguistica del Regno Ittita.

Nel cuore dell’Anatolia, un gruppo di archeologi ha fatto una scoperta eccezionale che illumina la complessità culturale e linguistica dell’antica regione. Durante gli scavi del 2023 a Boğazköy-Hattusha, in Turchia, è stata trovata una tavoletta cuneiforme che contiene una lingua indo-europea finora sconosciuta: il Kalašma. Questa lingua, appartenente alla famiglia delle lingue anatoliche indo-europee, è stata trovata in un contesto che risale al periodo del Regno Ittita, uno dei principali imperi del Mediterraneo orientale e del Vicino Oriente tra il 1650 e il 1200 a.C. La capitale Hattuša era un centro nevralgico di potere e cultura, e questa scoperta aggiunge un nuovo tassello alla comprensione di questa civiltà. La tavoletta scoperta contiene un’introduzione in cui un cerimoniere evoca un rituale nella lingua della terra di Kalašma, situata probabilmente nell’area dell’attuale Bolu o Gerede. Questo ritrovamento è significativo perché dimostra che l’Anatolia era un crogiolo di lingue e culture già nel 2000 a.C. Il professor Andreas Schachner, capo degli scavi a Hattuša, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta: “Questi testi dimostrano che l’Anatolia era un luogo multilingue e multiculturale”. Le tavolette, scritte in Kalašma, contengono scritti sulla vita quotidiana e sulle celebrazioni, offrendo uno spaccato della vita di un tempo. La decifrazione delle 174 tavolette è stata un lavoro di squadra, guidato dal professor Daniel Schwemer dell’Università di Würzburg e dal professor Metin Alparslan dell’Università di Istanbul. Schwemer ha spiegato che “tutti i testi sotto la responsabilità del team di scavo tedesco sono stati pubblicati”. La trascrizione dal cuneiforme all’alfabeto latino è stata effettuata da Schwemer, mentre gli esperti di linguistica Elisabet Rieken e Ilya Yakubovitich dell’Università di Marburg hanno analizzato e decifrato i testi.

Una scoperta eccezionale in Anatolia: rivelata nuova lingua Indo-Europea risalente a 3mila anni fa

La scoperta di un’altra lingua negli archivi di Boğazköy-Hattusha non è del tutto inaspettata. I testi rituali ittiti riflettono varie tradizioni e ambienti linguistici anatolici, siriani e mesopotamici. Le tavolette cuneiformi di Boğazköy-Hattusha includono passaggi in luvio e palaico, due altre lingue anatoliche indo-europee strettamente correlate all’ittita. Ora, la lingua di Kalašma si aggiunge a queste. Il professor Schachner ha sottolineato che “il contenuto delle tavolette non trasmette informazioni molto importanti, ma grazie a questi testi apprendiamo che l’Anatolia era una regione multilingue e multiculturale nel 2000 a.C.” Le persone conoscevano e utilizzavano almeno alcune di queste lingue. La visione ittita degli dei di un’altra regione è confermata da queste fonti, poiché includevano gli dei del territorio conquistato nel loro sistema. In questo modo, cercavano di legare quelle regioni a sé. Queste informazioni erano scritte in questa lingua affinché potessero rendere omaggio al dio portato da Kalašma in una lingua che potesse comprendere. Secondo la logica ittita, quel dio non avrebbe compreso la lingua ittita. Il lavoro “Keilschrifttexte aus Boghazköi” (Testi Cuneiformi da Boghazköi), scritto dal professor Schwemer sulla decifrazione delle 174 tavolette, è ora disponibile digitalmente. La pubblicazione finale dei testi avverrà nei prossimi giorni. A partire da novembre, i testi di Kalašma saranno pubblicati.

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