Una guerra civile è scoppiata nel campo della ricerca sulla coscienza, con più di 100 ricercatori che hanno firmato una lettera accusando la teoria dell’informazione integrata (IIT) di essere pseudoscienza. Alcuni esperti hanno risposto criticando la lettera come poco ragionata e sproporzionata. Entrambe le parti sono preoccupate per la salute a lungo termine e la rispettabilità della scienza della coscienza. Un lato teme che l’associazione della scienza della coscienza con una teoria pseudoscientifica minacci la credibilità del campo, mentre l’altro sostiene che le accuse infondate di pseudoscienza porteranno alla percezione di tutta la scienza della coscienza come pseudoscienza.
La teoria dell’informazione integrata (IIT) è una teoria ambiziosa della coscienza proposta da Giulio Tononi. Si basa su una misura matematica dell’integrazione delle informazioni, indicata con la lettera greca ϕ. Secondo questa teoria, un sistema diventa cosciente quando c’è più ϕ nell’intero sistema rispetto a qualsiasi sua parte. IIT implica che molte più cose sono coscienti di quanto comunemente si pensi, avvicinandosi al panpsichismo, la visione secondo cui la coscienza permea l’universo fisico.
IIT è stata criticata per la mancanza di prove sperimentali a sostegno delle sue implicazioni audaci e controintuitive. Tuttavia, gli oppositori della lettera sostengono che questo è vero per tutte le teorie attuali sulla coscienza e riflette le sfide delle attuali tecniche di neuroimaging.
Recentemente, sono stati annunciati i primi risultati di una collaborazione avversaria tra IIT e un’altra teoria popolare della coscienza, la teoria del workspace globale. Questi risultati sono stati ambigui, con alcuni che confermano alcune parti di IIT e altri che supportano aspetti della teoria del workspace globale.
Un fattore importante da considerare è che IIT si basa non solo sull’esperimentazione scientifica, ma anche sulla riflessione filosofica. Coinvolge cinque assiomi che i sostenitori sostengono che ognuno di noi può conoscere attraverso l’attenzione alla nostra esperienza cosciente. Gli oppositori di IIT potrebbero essere motivati dal desiderio di distinguere nettamente la scienza dalla filosofia della coscienza, garantendo che la scienza sia percepita come un’impresa scientifica seria.
La coscienza è un fenomeno conosciuto privatamente attraverso la consapevolezza immediata dei propri sentimenti ed esperienze. È difficile dimostrare sperimentalmente quale teoria della coscienza sia corretta, ma il nostro accesso diretto al fenomeno può fornire intuizioni sulla sua natura.
È importante accettare che la nostra conoscenza della coscienza non sia limitata a ciò che possiamo dedurre dagli esperimenti, ma che abbiamo bisogno sia della scienza che della filosofia per affrontare il mistero della coscienza. Nonostante le imperfezioni, IIT è pionieristica nel riconoscere la necessità di una partnership tra scienza e filosofia per risolvere il mistero della coscienza.
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