La struttura risale al periodo del declino della civiltà meccanica, quando le città furono distrutte e la popolazione lasciò la Grecia continentale in cerca di rifugio nelle isole del Mar Egeo.
Gli scavi sulla sommità del monte Elani, il più alto dell’isola greca di Egina, hanno portato alla luce un edificio miceneo con un gran numero di vasi risalenti al periodo miceneo tardo palaziale e post-palaziale, che corrispondono al crollo dell’età del bronzo. (1700-1050 a.C.), quando la cultura palaziale si disintegrò sotto la pressione di catastrofi ambientali, migrazioni e declino economico. Le città e i centri urbani un tempo potenti del continente furono distrutti, mentre i sopravvissuti si trasferirono in piccoli villaggi. Le popolazioni micenee fuggirono dalla Grecia continentale cercando rifugio nelle isole dell’Egeo, tra cui Egina, situata nel Golfo Saronico a meno di 32 chilometri da Atene, come osservato da The History Blog. L’edificio ritrovato misura circa 4 metri per 5 e presenta quattro pareti, l’ultima delle quali è una grande roccia. All’interno della struttura sono stati rinvenuti 30 vasi di diverso tipo, come vasi, contenitori per la conservazione e tazze.
Quando le mura crollarono, le ceramiche furono protette dalla pietra dei muri e, sebbene alcuni manufatti fossero danneggiati, non furono né frammentati né dispersi. Dallo stile delle ceramiche si deduce che i pezzi corrispondono al periodo della distruzione dei palazzi micenei, che coincise con l’esodo in massa dei coloni in cerca di riparo in zone elevate, come la vetta dell’Elani. A quel tempo la collina aveva la reputazione di luogo di culto, poiché Egina era un importante centro di commercio marittimo nella media età del bronzo. Circa 4.000 anni fa venne utilizzato come rifugio, come indica un recinto fortificato scoperto in alto. Intorno al IV secolo a.C. eressero un tempio dedicato a Zeus sul versante settentrionale del monte, dove la presenza di migliaia di ossa di animali bruciate suggerisce l’uso del luogo per i sacrifici. Inoltre, vi furono scoperti vasi, la cui decorazione li colloca nel periodo geometrico dell’archeologia greca (900-700 a.C.). Per proseguire le indagini, un team greco-svizzero sta effettuando un’esplorazione più approfondita intorno all’Elani, precisa il Ministero della Cultura ellenico.
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