Il James Webb Space Telescope (Jwst) continua a sorprenderci e questa volta la sorpresa si chiama pianeta K2-18b. Se i suoi dati saranno confermati, la scoperta potrebbe lasciarci davvero a bocca aperta. Ha, infatti, trovato tracce di molecole nell’atmosfera di un mondo lontano, il pianeta K2-18b appunto, che sulla Terra sono prodotte solo da organismi viventi, come il fitoplancton. Vale a dire che, sebbene serva ancora molta cautela, questi dati preliminari suggeriscono che quel mondo potrebbe potenzialmente ospitare la vita. Lo studio è stato svolto da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge e pubblicato su The Astrophysical Journal Letters.
Vita extraterrestre, nella Via Lattea potrebbero esserci fino a 36 civiltà aliene
Le biofirme
Il pianeta K2-18b è un esopianeta che si trova a 124 anni luce da noi, orbita attorno alla sua stella nella cosiddetta zona abitabile, è 8 volte più massiccio della Terra e ha un diametro circa due volte e mezzo più grande di quello del nostro pianeta. Esaminando la luce che lo attraversa del piccolo Sole rosso attorno al quale orbita, il Jwst è così riuscito ad analizzare la composizione chimica della sua atmosfera, scoprendo che potrebbe contenere le impronte chimiche di due molecole associate alla vita: il dimetilsolfuro (Dms) e il dimetildisolfuro (Dmds). Sulla Terra, infatti, questi gas sono prodotti dal fitoplancton e dai batteri. “La quantità che stimiamo di questo gas nell’atmosfera è migliaia di volte superiore a quella che abbiamo sulla Terra”, ha raccontato alla Bbc News l’autore principale Nikku Madhusudhan.
L’atmosfera del pianeta K2-18b
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