STEM: Una studentessa su 4 sceglie ingegneria

Non c’è che dire: fotografando la situazione accademica e
scolastica dell’Italia le donne prendono tutto ciò che le spetta e
non si fanno parlare dietro: le ragazze studiano di più e con
risultati migliori dei loro coetanei. Per quanto riguarda il mondo
lavorativo, poi, le donne rappresentano l’82% degli insegnanti, il
69% dei dirigenti scolastici e il 69% del personale non docente.
Unica nota dolente è che le studentesse STEM sono ancora troppo
poche. Questo è il risultato del progetto “Respect-Stop
Violence Against Women
”, realizzato dal Censis con
il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ma c’è anche un altro rapporto,
“Education at glance 2019” stilato dall’Ocse mostra che
solo una studentessa su quattro sceglie una laurea STEM: sembra che
le materie scientifiche siano appannaggio dei colleghi maschili,
stereotipo difficile da superare, nonostante i docenti non
riscontrino alcun gap di genere nelle performance.

Continuando a fare una panoramica
sui dati che offrono questi due rapporti, vediamo che le donne
laureate in Italia sono 4.277.599, ovvero il 56% dei laureati totali.
Ma c’è di più: sono infatti in crescita! Sono aumentate negli
ultimi 5 anni del 22,7%, contro il +16,8% dei colleghi di sesso
maschile. Nel 2018 hanno conseguito una laurea 183.096 donne, il
57,1% del totale dei laureati. Le donne sono la maggioranza anche
degli studi post laurea: sono il 59,3% degli iscritti a dottorati di
ricerca, corsi di specializzazione o master.

Tornando a parlare di lauree STEM,
emerge un dato che lascia piuttosto stupiti. Sempre più spesso si
sente dire che una laurea, ormai, vale poco, che è una fatica
inutile. Niente di più sbagliato: in Italia il 23% delle aziende che
ha cercato laureati in materie scientifiche non è riuscita a trovare
ragazzi con le competenze adeguate per assumerli. Esiste, dunque, un
gap significativo tra domanda e offerta di profili STEM, i cui
laureati sono solo il 27% del totale, in un momento storico in cui è
sempre crescente la domanda di risorse con una preparazione e
formazione in questo ambito.

Proprio per i prossimi anni di
crisi, quindi, una laurea STEM potrebbe essere un’opportunità e la
soluzione alle problematiche di inserimento lavorativo. Ciò può
essere vero anche se ormai “gli anni dell’università” sono
passati da un po’, ma stai cercando un modo per reinventarti a
livello lavorativo o per trovare una professione che possa
soddisfarti. Che tu sia uomo o donna poco conta, l’importante è
avere il desiderio di fare un upgrade personale e migliorare la
propria condizione. Se, ormai, hai un lavoro – che vuoi cambiare –
una famiglia o degli impegni che non ti consentono di frequentare
l’università, puoi optare per una laurea telematica: ti consentirà
di seguire le lezioni quando lo riterrai più opportuno e dove
vorrai, senza obblighi o vincoli. Oggi sono tantissimi gli atenei
riconosciuti dal Miur, che quindi lasciano un titolo di studi
equivalente agli atenei tradizionali. Per avere informazioni più
precise, ti basterà cliccare sul sito dell’Università scelta,
come ad esempio https://www.unicusano.it/
e iniziare la procedura di iscrizione.

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