Sulle coste ghiacciate dell’Antartide, sono stati scoperti i resti antichi e ben conservati dei pinguini, grazie alle basse temperature. Alcune di queste mummie di pinguini potrebbero risalire fino a 5.000 anni fa, molto prima che gli antichi egizi iniziassero a praticare la mummificazione. Nel 2016 sono state scoperte diverse necropoli di pinguini antichi intorno a Cape Irizar, un promontorio roccioso lungo il Mare di Ross nell’Antartide orientale. Oltre alle ossa e alle piume dei pinguini Adélie, i ricercatori hanno trovato diversi cadaveri che emergevano dalla neve che si stava sciogliendo e sembravano freschi. Questa scoperta è stata sorprendente, poiché non ci sono registrazioni di una colonia di pinguini attiva in questa regione fin dal primo avvistamento da parte di Robert Falcon Scott e del suo team di esploratori all’inizio del XX secolo. La datazione al radiocarbonio dei resti ha rivelato che questi cadaveri erano estremamente antichi, nonostante l’aspetto giovane, risalendo a tre periodi a partire da 5.000 anni fa e l’ultimo 800 anni fa. I corpi erano stati efficacemente trasformati in mummie naturali grazie alle temperature sotto lo zero che hanno impedito ai microrganismi di decomporre i corpi. Il professor Steven Emslie, paleoecologo presso l’Università del North Carolina Wilmington, ha dichiarato: “In tutti gli anni in cui ho svolto questa ricerca in Antartide, non ho mai visto un sito del genere. Abbiamo scavato in tre di queste colline, utilizzando metodi simili a quelli degli archeologi, per recuperare tessuti conservati di ossa di pinguino, piume e gusci d’uovo, così come parti dure di prede dal guano (ossa di pesce, otoliti). Il terreno era molto secco e polveroso, proprio come ho trovato in altri siti molto antichi in cui ho lavorato nel Mare di Ross, e conteneva anche abbondanti resti di pinguini”. L’ultima volta che il sito è stato occupato dai pinguini si colloca tra il periodo del Periodo Caldo Medievale (800-1300 d.C.) e l’inizio della Piccola Era Glaciale (1300 d.C.), quando le temperature medie della superficie estiva erano circa 2°C (28,4°F) più fredde rispetto a oggi nel Mare di Ross. Secondo il professor Emslie, le condizioni più fredde hanno probabilmente coperto la regione con neve e ghiaccio spessi, rendendo difficile per una colonia di pinguini attiva prosperare. Attualmente, le mummie di pinguini stanno emergendo dal terreno a causa delle temperature in aumento associate al cambiamento climatico. Le temperature annue in questa regione vicino al Mare di Ross sono aumentate fino a 2°C (35,6°F) dagli anni ’80, causando una grande perdita di ghiaccio che sta rivelando reliquie del passato. Il professor Emslie ha commentato: “Questo recente scioglimento della neve che rivela resti a lungo conservati che erano congelati e sepolti fino ad ora è la migliore spiegazione per l’ammasso di resti di pinguini di diverse età che abbiamo trovato lì”. Un problema simile si sta verificando nell’Artico, dove il disgelo del permafrost sta facendo emergere oggetti del passato, compresi patogeni pericolosi e creature congelate. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Geology nel 2020.
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