Sclerosi multipla: così cambia il microbiota con il consumo di carne

Nelle persone con sclerosi multipla il consumo di carne appare più elevato, ridotta la presenza di alcuni batteri del microbiota intestinale e più elevati i livelli di alcune cellule del sistema immunitario. E’ questo uno dei principali risultati che emerge da uno studio appena pubblicato su EBioMedicine, che con un approccio che i loro stessi autori definiscono “olistico” ha cercato di fotografare le differenze tra pazienti e soggetti sani. Per capire cosa rende diversi gli uni dagli altri, ipotizzare relazioni causali e auguratamente aprire le porte a nuove strategie di trattamento.

Da tempo di parla del ruolo del microbiota intestinale nella sclerosi multipla – e non solo in questa malattia – così come della dieta. Se ne parla però in modo particolare per la sclerosi multipla per via delle possibili influenze che la moltitudine di microrganismi che ci portiamo appresso avrebbe sul funzionamento del sistema immunitario, alterato nella malattia. Stavolta però l’idea del team guidato da Yanjiao Zhou della UConn Health School of Medicine e Laura Piccio della Washington University è stata quella di non limitarsi ad analizzare il microbiota di pazienti, ma di osservare al tempo stesso se questo fosse collegato ad alcune abitudini alimentari e alla presenza di alcuni marcatori nel sangue.

Mettendo insieme i dati raccolti con questo approccio olistico, i ricercatori hanno osservato che nei pazienti con sclerosi multipla sono ridotti i livelli di alcuni batteri, come Faecalibacterium, Prevotella, Lachnospiraceae, Anaerostipes, e che in particolare è ridotta la presenza di Bacteroides thetaiotaomicron. Ma non solo: la riduzione di questa specie combacia con maggior consumo di carne e aumento di alcuni linfociti T. Oltre il particolare, gli autori parlano poi di vie metaboliche alterate associate al consumo di carne e di un più alto livello di sostanze proinfiammatorie osservate nei pazienti con sclerosi multipla, in cui si osservavano correlazioni anche tra microbiota e grado di disabilità.

Al di là dei limiti dello studio – il campione analizzato è piccolo: 49 tra pazienti (soprattutto femmine) e controlli, e i dati sulla dieta erano autoriferiti – quanto osservato suggerisce l’esistenza di alterazioni multisistemiche che potrebbero essere alla base della malattia, come atteso. E che identificarle potrebbe portare allo sviluppo di strategie di prevenzione o terapie, come sottolinea Picco.

Riferimenti: EBioMedicine

Credits immagine: Jason Leung on Unsplash

L’articolo Sclerosi multipla: così cambia il microbiota con il consumo di carne sembra essere il primo su Galileo.

/ 5
Grazie per aver votato!

Scroll to Top