Nel 1897 una donna fu assassinata e il suo fantasma aiutò a risolvere il proprio omicidio, ecco la storia

fantasma di Greenbrier
Fonte: Twitter/@times_ocean

Un fatto accaduto nel lontano 1897 ma che ancora oggi ha dell’incredibile è quello che riguarda il fantasma di Greenbrier, che ha “testimoniato” ad un processo permettendo l’arresto di un assassino. Sembra un film ma è tutto vero.

Nella cittadina di Greenbrier, nella Virginia Occidentale, una donna di nome Zona Heaster Shue viene uccisa dal marito, e a spiegare quanto accadde ci pensa la targa che il Dipartimento di Storia e Cultura della Virginia Occidentale ha apposto all’ingresso del paesino che recita: “Il fantasma di Greenbrier – Sepolta nel vicino cimitero, riposa Zona Heaster Shue. La sua morte nel 1897 fu considerata naturale, finché il suo spirito non apparve alla madre per raccontare di come era stata uccisa dal marito Edward. L’autopsia sul corpo riesumato confermò il resoconto dell’apparizione. Edward, ritenuto colpevole di omicidio, fu condannato al carcere. Unico caso in cui la testimonianza di un fantasma ha aiutato a far condannare un assassino”.

Ma cosa è accaduto? Il 23 gennaio del 1897 il corpo di Zona, sposata da appena tre mesi, viene trovato riverso ai piedi della scala in casa dal figlio undicenne dei vicini che aiuta la coppia in alcuni lavoretti. Dopo l’allarme accorrono tutti e il medico dichiara la morte naturale della donna che viene sepolta il giorno successivo. Ma alcune settimane dopo Mary Jane Heaster, la madre di Zona, si rivolge al procuratore John A. Preston, sostenendo che la figlia le era apparsa più volte accusando il marito di violenze e percosse, culminate quella sera con uno strangolamento.

La salma venne riesumata e l’autopsia accertò le cause della morte: Zona era stata strangolata. Il marito assassino così viene condannato e condotto nel carcere di Moundsville dove morirà 3 anni dopo a causa di un’epidemia.

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