Molise: la siccità fa riemergere un ponte romano

Si tratta della conseguenza di una secca eccezionale che sta coinvolgendo il bacino in questo periodo.

La foto del ponte romano che riemerge nell’invaso del Liscione, in Molise, rappresenta un’istantanea eloquente dell’attuale condizione idrica del nostro paese, dove a periodi di violente piogge e piene seguono periodi di mancanza di pioggia con l’improvviso abbassamento dei bacini. A renderlo noto è il report dell’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio che segnala come le acque trattenute dalla diga di Guardalfiera registrino un’altezza di appena 106,85 sul livello del mare contro i 109.30 del 2017, il periodo della “grande siccità”.

Molise: la siccità fa riemergere un ponte romano

Situazione simile anche in Val d’Aosta e in Piemonte, dove la portata dei maggiori bacini, dopo essere aumentata improvvisamente di 10 volte, sono altrettanto velocemente diminuite. Accade lo stesso con i fiumi dell’Emilia Romagna e della Toscana. Si tratta di una conseguenza degli stravolgimenti climatici che alternano periodi di gravissima siccità a piogge torrenziali. Conosciuto come il Ponte di Sant’Antonio o di Annibale, per il passaggio del guerriero cartaginese durante le guerre puniche, il ponte ha oltre duemila anni e rappresenta una delle attrazioni principali del lago di Guardialfiera; un invaso artificiale creato in seguito allo sbarramento del fiume Biferno negli anni sessanta.

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