Uno studio recente ha esaminato le interazioni delle tarantole con altri animali, rivelando che queste creature a otto zampe, spesso temute dagli esseri umani, in realtà convivono pacificamente con una vasta gamma di specie animali in tutto il mondo. Le tarantole sono state osservate vivere accanto ad anfibi, rettili, ragni frusta e opilionidi, e in alcuni casi, questa convivenza potrebbe addirittura portare vantaggi reciproci.
Le relazioni dei ragni con parassiti e predatori sono state ampiamente studiate come una forma di simbiosi antagonista, ma c’è stata meno ricerca sul possibile beneficio che i ragni potrebbero trarre dall’interagire con altre specie. Il nuovo studio ha esaminato casi documentati di tarantole che interagiscono con altri animali, esplorando anche le strategie di difesa di questi ragni contro insetti problematici come le formiche.
Le osservazioni di ragni e anfibi che sembrano condividere lo stesso habitat hanno portato a ipotizzare l’esistenza di una forma di mutualismo, in cui entrambe le specie traggono vantaggio dalla convivenza. Ad esempio, le rane o i rospi potrebbero beneficiare del rifugio e della protezione offerti dalle tarantole, mentre contribuiscono a controllare gli insetti dannosi per entrambe le specie.
Lo studio ha rivelato numerosi casi di tarantole che convivono con anfibi, ma ha anche evidenziato interazioni con serpenti, ragni frusta e opilionidi. Queste interazioni tra animali non correlati rappresentano una forma di simbiosi che può portare vantaggi reciproci o comportare costi per una delle parti coinvolte.
Secondo il primo autore dello studio, il Dr. Alireza Zamani, le tarantole non sono semplici “assassini senza cervello”, ma sono in grado di stabilire relazioni mutualistiche con partner improbabili, dimostrando una complessità e una frequenza di interazioni maggiori di quanto si pensasse in precedenza.
Le tarantole della famiglia Theraphosidae sono note per la loro peluria, che potrebbe svolgere un ruolo difensivo contro le formiche predatrici. I peli urticanti delle tarantole potrebbero proteggere il corpo dell’animale da attacchi esterni, rendendo difficile alle formiche mordere e trattenere la tarantola.
Le tarantole potrebbero anche utilizzare una strategia di difesa chimica attraverso le ghiandole epidermiche, come suggerito dall’osservazione che altri animali reagiscono negativamente all’odore delle tarantole. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare queste ipotesi e comprendere appieno le dinamiche delle interazioni interspecifiche delle tarantole.
Le interazioni tra tarantole e formiche legionarie, sebbene poco documentate, potrebbero giocare un ruolo cruciale nell’evoluzione della peluria delle tarantole. Gli autori sperano che le scoperte del loro studio aprano la strada a ulteriori ricerche sul comportamento delle tarantole e sulle forze evolutive che guidano le interazioni interspecifiche.
Il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla rivista Journal of Natural History e rappresenta un importante contributo alla comprensione delle relazioni tra le tarantole e altre specie animali.
Links:
L’articolo Le sorprendenti interazioni delle tarantole con altre specie animali sembra essere il primo su Scienze Notizie.