Lake Mead: con la siccità continuano ad emergere resti umani dal lago

E’ la terza volta che vengono avvistati resti umani sul fondale del lago in secca.

Una terza serie di resti umani non identificati è stata trovata nella Lake Mead National Recreation Area, un popolare spazio di intrattenimento naturale vicino a Las Vegas, in Nevada. A renderlo noto è stato lunedì il National Park Service degli Stati Uniti. La forte siccità che sta colpendo l’ovest del paese ha causato un abbassamento del livello dell’acqua dei laghi e dei fiumi locali nei giorni scrosi facend emergere tutto ciò che si nascondeva sui fondali. Non si conosce l’età dei resti, ma il Servizio ha annunciato come le indagini sono già in corso.

Poiché la superficie del lago si è ridotta notevolmente, sono state fatte varie scoperte. Il primo era un cadavere in decomposizione ritrovato il 1 maggio, insieme ad alcuni oggetti personali e con un colpo di pistola alla testa. La polizia ritiene che l’uomo sia stato ucciso tra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 e che probabilmente la mafia ha avuto un ruolo nella vicenda. Il 7 maggio, un altro set di ossa è stato trovato su un banco di sabbia che, a causa della siccità, è emerso solo negli ultimi giorni. Intanto l’ufficio della Contea, con l’aiuto dell’FBI, sta continuando a lavorare per identificare i resti recuperati dal lago, come spiegato da ABC News . Il livello dell’acqua del più grande bacino idrico del paese, che fornisce questa risorsa a quasi 20 milioni di residenti di diversi stati degli Stati Uniti e anche del Messico settentrionale, è sceso di oltre 52 metri dal 1983. Il lago è ora al 30% della sua capacità.

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