L’Agenzia Spaziale Europea non ha ancora rivelato se il malfunzionamento possa influenzare il programma generale della missione, che dovrebbe concludersi nel 2028.
La sonda BepiColombo ha subito un guasto ai suoi propulsori mentre si dirigeva verso il pianeta Mercurio, obbiettivo della sua ricerca. Secondo i primi dati raccolti dell’Agenzia spaziale europea (ESA), il problema impedisce ai propulsori di funzionare alla massima potenza. L’ESA non ha ancora rivelato se il malfunzionamento sia in grado di influenzare il programma generale della missione, che dovrebbe concludersi nel 2028.
BepiColombo è una navicella spaziale composta da due sonde scientifiche e dal Mercury Transfer Module ed è necessario che entrambe lavorino separatamente affinché l’inserimento nell’orbita di Mercurio avvenga secondo le previsioni. I pannelli solari e il sistema di propulsione elettrica nel Modulo generano propulsione durante il viaggio verso il pianeta. Tuttavia, il 26 aprile, il Modulo non ha inviato energia sufficiente ai propulsori della navicella e quel giorno avrebbe dovuto eseguire la manovra successiva.
I team dell’ESA e i partner industriali sono entrati in azione non appena hanno scoperto il problema. Gli sforzi hanno dato risultati: all’inizio di maggio sono riusciti a portare la propulsione della sonda al 90% del livello precedente. Tuttavia, le riserve di carica del modulo di trasferimento sono inferiori al previsto e ciò significa che non è possibile ripristinare completamente la propulsione della navicella. Ora, il team di missione sta cercando di mantenere la stabilità del livello di energia del sistema di propulsione, mentre studia come ciò dovrebbe influenzare le prossime manovre. La buona notizia è che, se sarà possibile mantenere gli attuali livelli di energia BepiColombo dovrebbe arrivare su Mercurio in tempo sufficiente per eseguire la manovra di assistenza gravitazionale, ovvero viaggiare grazie alla forza di gravità del pianeta.
La missione BepiColombo
Di tutti i pianeti rocciosi del Sistema Solare, Mercurio è quello meno esplorato. La sonda BepiColombo dovrebbe essere la seconda a entrare nell’orbita del pianeta, ed è anche la missione più complessa mai inviata nell’orbita del più piccolo pianeta del Sistema Solare. Dispone di strumenti scientifici che cercheranno di trovare risposte ai misteri del pianeta, come la presenza di ghiaccio nei suoi crateri e la presenza di un campo magnetico. Per raggiungere questo obiettivo, BepiColombo effettuerà una serie di voli sopra il pianeta, arrivando ufficialmente nel dicembre 2025. Le operazioni scientifiche inizieranno l’anno successivo.
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