La paghetta al tuo bambino gli insegnerà a spendere bene, e a risparmiare

A gestire il denaro si impara da piccoli o almeno dovrebbe essere così. Certo è che, che a guardare i numeri dell’indagine condotta dalla Global Thinking Foundation un po’ di sconforto viene: l’Italia è infatti il Paese con la percentuale più bassa di giovani ai quali non interessa discutere di denaro.

Sembra solo che il il 36% lo siano e dai dati rilevati, le donne sono quelle che subiscono di più questo analfabetismo finanziario. Ma ormai lo abbiamo imparato che, i più grandi cambiamenti, sono quelli che cominciano con i piccoli passi e l’educazione, con la formazione e l’informazione.

E per farlo possiamo utilizzare la paghetta, uno strumento utilissimo per responsabilizzare i figli, del resto si tratta del loro primo stipendio. È proprio a partire da quella somma di denaro che, i futuri uomini del domani, faranno le prime loro scelte e valutazioni, decidendo le priorità e gli acquisti da fare attraverso il valore dei soldi e il senso del risparmio.

Che si tratti di giocattoli o figurine per i bambini, o di ricariche di cellulare o pizza per i ragazzi, istituire una regolare paghetta settimanale ai propri figli risulta un’ottima abitudine che gli insegna ad avere un primo approccio al denaro. Inoltre rende autonomi i figli e risulta un metodo comodo anche per i genitori e la gestione delle risorse economiche della casa.

L’età ideale per istituire questa best practice è quella dei 10 anni, prima di allora i bambini non sarebbero ancora in grado di gestire quelle risorse. Ad ogni modo, non bisogna preoccuparsi se, nel primo periodo, vi sembrerà che non siano capaci a gestire quel denaro, ci vuole tempo e metodo, motivo per il quale i vostri figli potrebbero passare dalla spesa folle al risparmio minuzioso. Se finisce quindi prima il denaro a disposizione, non concedetegli più di quanto avete concordato, questo servirà a responsabilizzarli.

E non preoccupatevi neanche del fatto che gli amici dei vostri figli ricevono più denaro: ci saranno sempre famiglie con maggiori disponibilità, ma la paghetta non è concepita per entrare in competizione, quanto più per insegnare ai più piccoli a gestire i soldi e a risparmiare.

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