La grafologia al servizio degli studenti con DSA

La grafologia al servizio degli studenti con DSA: l’attenzione alla corretta gestualità grafomotoria e alla postura è fondamentale per il corretto apprendimento della scrittura.

Ne abbiamo parlato con Chiara Biaggioni, Grafologa e Counsellor rogersiana, laureata in Pedagogia. 

Che cos’è la grafologia?

“La grafologia è la scienza che si occupa dell’interpretazione del gesto grafico: dallo scarabocchio al disegno, alla scrittura spontanea. L’analisi grafologica rivela molti aspetti del carattere, interpretando le risorse e le fatiche di una persona”. 

Le applicazioni sono variegate: ambito giudiziario (testamenti e firme false), selezione del personale (assessment, assunzioni, orientamento), consulenza familiare e relazionale (coppia-famiglia-figli), ambito scolastico (orientamento agli studi e attività di supporto agli alunni con difficoltà). Una consulenza grafologica in III Media o V Superiore aiuta a scegliere il percorso di studi più adatto allo studente. 

Cosa c’entra con i Disturbi Specifici dell’Apprendimento?

Un altro settore di interesse della grafologia è rappresentato dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento e in particolare dalla disgrafia. Si tratta di una difficoltà grafo-motoria che rende faticosa l’operazione dello scrivere: il risultato è il disordine, la confusione e l’aspetto illeggibile della scrittura. “La grafologia in quest’ottica può essere messa al servizio della corretta gestualità grafica, con attività specifiche rivolte a bambini e ragazzi, a genitori e insegnanti”.

Cosa può fare la grafologia per correggere o ridurre gli effetti delle disgrafie? 

“È utile iniziare a concentrarsi sul gesto grafico fin dalla Scuola dell’Infanzia. Bisogna infatti entrare alla Primaria già con dei prerequisiti funzionali, come la postura corretta quando si scrive, la coordinazione oculo-manuale e l’acquisizione dello schema corporeo e della lateralità. Alla Scuola Primaria, poi, si può lavorare in classe per mostrare le buone pratiche ai docenti e trasmettere ai bimbi il piacere dello scrivere. Anche quando la scrittura appare consolidata, alle Scuole Medie o Superiori, possono esserci segnali di allarme rilevabili dalla scrittura: la fatica cognitiva, la difficoltà a mantenere la concentrazione necessaria o altre problematiche di tipo personale o relazionale. Oggi purtroppo c’è un vuoto educativo sull’argomento; spesso si dimentica che l’utilizzo della mano è un’attività complessa e non può affatto essere trascurata”.

Queste le parole di Chiara Biaggioni, vicepresidente dell’AGI Trento con esperienza pluriennale nel corretto apprendimento del gesto grafico, convinta che non ci siano metodi giusti o sbagliati per tutti, ma che l’attenzione alla motricità e alla gestualità grafica possa fornire ulteriori strumenti per raggiungere un esito positivo nell’apprendimento della scrittura. 

Attraverso l’analisi della scrittura, la grafologia aiuta a conoscersi. Così ognuno potrà trovare il proprio modo di imparare, in perfetta sintonia con la filosofia di Redooc, trasformando l’apprendimento in un percorso ricco di soddisfazioni e di scoperte.

/ 5
Grazie per aver votato!

Scroll to Top