La formazione dei continenti: nuove scoperte sulla composizione e le condizioni del mantello terrestre

La formazione dei continenti: nuove scoperte sulla composizione e le condizioni del mantello terrestre

(Vetro (marrone), granati grandi (rosa) e altri piccoli cristalli minerali osservati in un’area grande quanto un cristallo di zucchero. Credito immagine: G. Macpherson ed E. Cottrell, Smithsonian)

La posizione dei continenti al di sopra del livello del mare è spiegata dal fatto che la crosta continentale è più bassa in ferro e più ossidata rispetto alla crosta oceanica. Questa differenza nella composizione fa sì che i continenti galleggino sul mantello terrestre. In passato, si pensava che la formazione del granato fosse fondamentale per questa differenza. Tuttavia, nuovi esperimenti stanno mettendo in discussione questa ipotesi.

Un lavoro di ricerca pubblicato cinque anni fa ha suggerito che la cristallizzazione del granato fosse un meccanismo cruciale. Secondo questa teoria, la formazione del granato nei vulcani dell’arco continentale avrebbe rimosso il ferro non ossidato dal magma, rendendo il magma che finisce sui continenti più povero di ferro e più ricco di minerali ossidati. Questa spiegazione sembrava convincente, ma alcuni scienziati avevano dei dubbi che necessitavano di essere testati.

Uno dei dubbi era che il granato richiede alte pressioni per essere stabile, ma il magma a basso contenuto di ferro si trova in luoghi dove la crosta non è molto spessa e quindi la pressione non è molto alta. Per testare questa teoria, il team di ricerca ha creato granato in laboratorio da rocce fuse, cercando di simulare le condizioni in cui si formano queste gemme in luoghi a bassa pressione. Hanno osservato quanto ferro non ossidato è stato rimosso dalle rocce e hanno scoperto che non era sufficiente per spiegare la composizione della crosta continentale.

Questi risultati mettono in dubbio la teoria della cristallizzazione del granato come spiegazione della composizione ossidata e priva di ferro dei magmi dei vulcani dell’arco continentale. È più probabile che le condizioni nel mantello terrestre al di sotto della crosta continentale stiano determinando queste condizioni ossidate. Questi risultati sollevano domande cruciali su cosa causa la composizione speciale dei continenti. Il team di ricerca sta ora indagando se lo zolfo ossidato potrebbe ossidare il ferro e spiegare la discrepanza tra la crosta continentale e oceanica.

Questi nuovi risultati, pubblicati sulla rivista Science, aprono nuove strade di ricerca per comprendere meglio la formazione dei continenti e le loro caratteristiche uniche.

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