Il US Endangered Species Act (ESA) compirà 50 anni nel 2023. Nonostante sia stato efficace nel salvare molte specie in pericolo di estinzione, purtroppo non è stato sufficiente per salvare tutte le specie. Il Fish and Wildlife Service ha annunciato che 21 specie sono state rimosse dalla lista a causa dell’estinzione. Tra queste specie ci sono il pipistrello della frutta di Mariana di Guam, dieci specie di uccelli delle Hawaii, due specie di pesci e diverse specie di molluschi. La protezione federale è arrivata troppo tardi per invertire il declino di queste specie, sottolineando l’importanza di conservare le specie in pericolo prima che sia troppo tardi, ha dichiarato la direttrice del Servizio Martha Williams. Secondo il Centro per la Biodiversità, la distruzione dell’habitat dovuta allo sviluppo agricolo è stata una delle cause principali della perdita di molte specie di uccelli delle Hawaii. Inoltre, il cambiamento climatico ha permesso alle zanzare di diffondersi in nuove regioni, minacciando ulteriormente specie già vulnerabili. La proposta di rimozione dalla lista conteneva originariamente 23 specie, ma una pianta erbacea chiamata Phyllostegia glabra var. lanaiensis è stata esclusa perché ha trovato nuovi habitat adatti. La proposta includeva anche il picchio becco di avorio, che è stato avvistato per l’ultima volta nel 1944, ma alcune informazioni suggeriscono che potrebbe ancora esistere nelle foreste della Louisiana. Il Fish and Wildlife Service continuerà ad analizzare e rivedere le informazioni prima di decidere se rimuoverlo dalla lista. Le 21 specie dichiarate estinte erano state aggiunte alla lista negli anni ’70 e ’80, ma è probabile che fossero già presenti in numero molto basso o estinte al momento dell’inserimento. L’ESA è stata accreditata per aver salvato il 99% delle specie elencate dall’estinzione. Più di 100 specie sono state rimosse dalla lista perché il loro stato di conservazione è migliorato. Molte altre specie stanno riprendendosi grazie agli sforzi per proteggere gli habitat e le specie. Mentre celebriamo i 50 anni del Endangered Species Act, dobbiamo ricordare che l’obiettivo finale è recuperare queste specie in modo che non abbiano più bisogno di protezione legale, ha concluso Williams.
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