Il Coding è per tutti

Il Coding è per tutti: è un’attività che permette di introdurre i bambini e le bambine alla programmazione. Cosa possiamo imparare dal coding e quali sono le principali risorse? Lo abbiamo chiesto a Roberta Russo, Business Manager in Hewlett Packard Enterprise e champion CoderDojo@HPE. 

Cos’è il coding?

“Con “Coding” ci si riferisce alle attività di introduzione dei bambini alla programmazione, attraverso ambienti online di programmazione visuale, a partire dalla Scuola Primaria. L’ambiente  più diffuso è Scratch, un sw di programmazione a blocchi (come i mattoncini del lego) sviluppato dai Media lab dell’MIT di Boston proprio con l’obiettivo di avvicinare bambini/e e ragazzi/e alla programmazione. Scratch è progettato in maniera specifica per la fascia di età 8 – 16, ma è usato da milioni di persone di tutte le età in tutto il mondo”.

Perché è importante insegnare il coding già dai primi anni ai bambini/e?

“La modalità di questi incontri che usiamo anche in HPE (Hewlett Packard Enterprise) è chiamata “coderdojo” (dall’unione delle 2 parole coder e dojo, la palestra dove ci si allena alle arti marziali) .

Non sono lezioni frontali, i bambini e ragazzi sono divisi in gruppi da 6/8 a seconda dell’età e dell’eventuale esperienza pregressa e i ragazzi di ogni gruppo sono seduti tutti intorno a un  tavolo ognuno con il proprio PC e con il supporto e la guida di uno o due mentor imparano a programmare o meglio (nel dojo) si allenano a programmare.

I mentor volontari danno alcune linee guida e dei suggerimenti sul tipo di gioco da programmare, poi i bambini sono liberi di provare, sbagliare, riprovare in modo diverso (senza scoraggiarsi). Sviluppano cioè il pensiero computazionale. I bambini vengono incoraggiati ad aiutarsi l’un l’altro e dopo alcuni incontri possono anche diventare a loro volta dei junior-mentor”.

Il coding può essere uno strumento utile anche per studenti con DSA/BES?

“Il coding è per tutti: è un approccio estremamente inclusivo e nei numerosi eventi che abbiamo tenuto abbiamo incontrato bambini di tutte le abilità che sono riusciti a creare con successo il proprio videogioco”.

Quali consigli puoi dare ai genitori e insegnanti per avviare i bambini/e al coding?

“Il mio consiglio è quello di fare partecipare i bambini a un evento di coding in Scratch a partire già dagli 8 anni. Suggerisco di presentarlo come un evento divertente nel quale si impara a creare un proprio videogioco e non come una lezione. I bambini devono sentirsi liberi di sbagliare, di provare più volte fino a trovare da soli la strada giusta, con il supporto dei mentor”.

Quali risorse sul coding consigli?

“Di risorse ce ne sono tantissime, anche se la maggior parte sono in lingua inglese e magari per i più piccoli non sono accessibili.

Noi come HPE, nell’ambito delle iniziative di Social Innovation, grazie ai nostri volontari, teniamo un incontro al mese, la Domenica mattina dalle 10:00 alle 12:30. Li facevamo presso le nostre sedi di Cernusco sul Naviglio e Roma e da Marzo 2020 abbiamo convertito i nostri incontri in appuntamenti a distanza e ne abbiamo già fatti una dozzina. Non è come essere tutti insieme in aula, ma vedo che per i bambini e le famiglie in questo periodo è un momento importante per divertirsi in compagnia. Inoltre con questa modalità possiamo raggiungere bambini in tutta Italia.

Potete trovare gli inviti a questi eventi su eventbrite cercando CoderDojo@HPE, oppure seguendo la pagina facebook RagazziOnline (https://www.facebook.com/ragazzionline)

Inoltre ho creato un canale YouTube (http://bit.ly/RobyCoding) che contiene tanti video tutorial in italiano e senza pubblicità per imparare Scratch partendo da zero in qualsiasi momento e seguendo il proprio ritmo”.

Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta per divertirsi con il coding! Scoprite anche il laboratorio di coding e robotica di Redooc.com: https://redooc.com/it/laboratori/coding-robotica

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