Due nuovi studi hanno rivelato che le vongole e le telline sono state colpite da una forma contagiosa di cancro per secoli. Questa scoperta sta rivoluzionando la nostra comprensione del cancro e potrebbe portare a nuovi approcci per affrontare la malattia umana in futuro.
Di solito non pensiamo al cancro come a qualcosa che può diffondersi. Il più simile equivalente umano sarebbe probabilmente i tumori causati da agenti infettivi come il papillomavirus umano (HPV), responsabile di molti casi di cancro cervicale e della gola. In quel caso, l’HPV può essere trasmesso tra le persone e può poi causare il cancro, ma non è il cancro stesso a diffondersi.
Nella natura, ci sono solo due esempi ben documentati di cancro trasmissibile. Uno riguarda i diavoli della Tasmania, che sviluppano tumori facciali che si diffondono attraverso il morso e hanno causato una diminuzione delle loro popolazioni negli ultimi decenni. Il secondo riguarda un cancro sessualmente trasmissibile che colpisce i cani, anche se fortunatamente la prognosi di solito è buona.
Dato quanto raro sia questo fenomeno, la scoperta di un cancro trasmissibile che colpisce i molluschi – risalente agli anni ’70 – ha suscitato l’interesse degli scienziati negli ultimi anni. Il dottor Michael Metzger del Pacific Northwest Research Institute ha dedicato molto tempo allo studio di un cancro contagioso simile alla leucemia nelle vongole a guscio molle e, insieme ai suoi colleghi, ha appena pubblicato una nuova e completa valutazione della sua evoluzione. Allo stesso tempo, un gruppo indipendente di ricercatori europei ha pubblicato uno studio simile sulle leucemie trasmissibili nelle telline.
Combinando tutti questi dati preziosi, gli scienziati hanno ora una finestra su tumori che sono persistiti in queste specie per centinaia di anni. Capire come questi tumori si evolvono e come le vongole e le telline stesse si evolvono in risposta a questi tumori infettivi potrebbe fornire informazioni che potrebbero aiutare a sviluppare nuove strategie per combattere il cancro negli esseri umani e in altre specie.
Le cellule tumorali viventi possono muoversi nell’acqua da un mollusco infetto a un altro, diffondendo la malattia in una popolazione. Nella maggior parte dei casi, questi tipi di leucemia trasmissibile sono fatali per l’animale. Nel caso delle vongole, il lavoro di Metzger ha rivelato che la linea cellulare cancerosa è persistita per oltre 200 anni. Il team ha analizzato i modelli di mutazioni genetiche che causano il cancro e ha scoperto che la struttura del genoma è continuamente cambiata nel tempo ed è molto instabile. Questo è in contrasto con quanto osservato nei genomi dei cani e dei diavoli della Tasmania, nonostante i loro tumori trasmissibili a lunga durata.
Anche nel caso delle telline, il team di ricerca ha assemblato il primo genoma di riferimento per questa specie dopo aver raccolto campioni da 11 paesi diversi. Hanno scoperto che le cellule tumorali hanno sfruttato le mitocondrie delle telline in almeno sette occasioni separate nel passato. Anche in questo caso, sembra che questi tumori siano presenti da molto tempo.
Questi studi hanno rivelato che le cellule tumorali nelle telline contengono quantità altamente variabili di materiale genetico, il che è molto insolito rispetto ad altri tipi di cancro. Questi tumori hanno subito cambiamenti cromosomici estremi e una continua riorganizzazione genetica, probabilmente per centinaia o migliaia di anni, mettendo in discussione la teoria secondo cui i tumori richiedono genomi stabili per sopravvivere a lungo termine.
I tumori trasmissibili nelle specie acquatiche sono meno compresi rispetto a quelli nei diavoli della Tasmania e nei cani. Oltre alle possibili implicazioni per la ricerca sul cancro umano in futuro, è fondamentale comprendere le molte minacce che affrontano i bivalvi marini, che sono una parte vitale di molti ecosistemi. Questi tumori possono combinarsi con fattori ambientali come l’inquinamento e l’aumento delle temperature marine, causando una mortalità catastrofica in una determinata regione. Ulteriori ricerche aiuteranno probabilmente gli scienziati a prevenire questi episodi.
Ma non si tratta solo di vongole e telline. Si sa già che altri molluschi, come le cozze, sono colpiti da tumori trasmissibili. E ci saranno sicuramente altri casi – alcuni che conosciamo e probabilmente altri che non conosciamo ancora.
Gli studi sulle vongole e sulle telline sono stati pubblicati sulla rivista Nature Cancer.
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