Guerra e bambini: i rischi

Con l’aggravarsi della crisi tra Ucraina e Russia e l’attacco portato avanti da quest’ultima sul territorio ucraino è importante chiedersi, in uno stato di guerra, quali siano i rischi maggiori che i bambini si trovano a correre.

Incolumità e salute a rischio

Raccontarsi che si tratta di guerre differenti rispetto al passato è qualcosa che non tiene moltissimo, soprattutto davanti alle potenziali conseguenze che possono colpire i più piccoli, già provati da due anni di pandemia con relative restrizioni. È importante pensare a quelle che potrebbe accadere soprattutto in materia di incolumità e salute.

Inutile girarci attorno: quelli più a rischio in queste situazioni sono anziani e bambini. Questi possono rimanere feriti per via dei bombardamenti, in alcuni casi possono divenire bambini soldato. Sia nel corpo che nel fisico la sofferenza sarebbe alta. E la scuola? Anche l’istruzione viene a mancare in questi casi: le autorità hanno già richiesto infatti alla popolazione di rimanere in casa e di non uscire se non per reale necessità.

I bambini, va ribadito ancora, sono le prime vittime di un conflitto armato capace di infliggere solamente danni sociali ed economici alla popolazione. In questi giorni si è parlato molto delle mamme ucraine e delle terre di confine che mettevano in bella vista sui cappotti dei figli il loro gruppo sanguigno: una mossa per far sì che i piccoli, in caso di ferimento venissero curati più in fretta.

Conseguenze della guerra sui bambini

I potenti e i ribelli non pensano alle conseguenze che la guerra può avere sui bambini. Per prima cosa questi sono esposti al rischio di ferimenti e morte a causa dei bombardamenti: per quanto i leader si illudano di muoversi bene con attacchi mirati, i civili sono sempre quelli che rischiano di più. Oltre ai potenziali danni fisici vi sono quelli psicologici. La paura delle bombe, l’ansia di uscire e al contempo l’impossibilità di farlo e il terrore della potenziale morte dei propri cari.

Questi sono solo alcuni dei danni che rischiano di colpire i bambini. Tra le conseguenze più dure vi è anche il rischio di sviluppare un disturbo da stress post traumatico, con conseguente paura dei rumori forti, rabbia, vergogna, senso di abbandono e ansia.

La guerra è un assassino palese delle speranze e della capacità dei bambini di crescere e svilupparsi in modo adeguato. E se alla guerra ci si aggiunge anche la pandemia di coronavirus tutt’altro che finita, è inutile dire che le conseguenze possono essere devastanti per i più piccoli e che tutti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza.

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