Green Deal: 2) Fabbisogno di energia

È comune osservazione che la crescita della popolazione a livello mondiale è associata ad un incremento del consumo energetico; d’altra parte, da sempre nella storia, al crescere del consumo energetico corrisponde un miglioramento della condizione di vita dell’umanità. Pertanto l’aumento della popolazione e l’aumento del consumo di energia vanno di pari passo e si influenzano reciprocamente. Infatti, analizzando l’andamento del consumo mondiale dell’energia negli ultimi quarant’anni, si può notare come tale consumo sia cresciuto di due volte e mezzo.
La cosa più allarmante è la previsione media dell’ONU sulla crescita della popolazione, che nel 2050 ammonterà a circa 9 miliardi di individui.

  • Ora la domanda da farsi è come sarà possibile conciliare l’aumento del fabbisogno della energia mondiale con la emissione “zero” prevista dal piano dalla Green Deal.
  • Altra domanda chiave è che tutte le soluzioni da adottare devono necessariamente essere poste immediatamente in atto per produrre i suoi effetti sugli obiettivi fissati per il 2050
  • Terza domanda: le fonti alternative saranno in grado di coprire il fabbisogno energetico mondiale?

Fonti energetiche.

fonti energiaLe fonti energetiche (o fonti di energia), sono le sorgenti di energia a disposizione dell’uomo e in quanto tali possono essere utilizzate per eseguire un lavoro e/o produrre calore.

Secondo stime del 2006 fatte dall’agenzia americana IEA (United States Department of Energy), i 15 TW·yr stimati come energia consumata nel 2004 si dividono in TW yr: petrolio (5.6), gas naturali (3,5), carbone (3,8), idroelettrico (0,9), nucleare (0,9), geotermia + solare + eolico (0,13). Con i combustibili fossili che forniscono 86% dell’energia consumata dal mondo.

Ma ora concentriamoci sulle fonti alternative, che pesano attorno allo 0,4%.

 Fonti alternative di energiafonti di energia rinnovabile sono delle fonti energetiche ricavate da risorse che sono naturalmente reintegrate in una scala temporale umana, come la luce solare, il vento, la pioggia, le maree, le onde e il calore geotermico.
Le risorse rinnovabili presentano vantaggi, di cui i maggiori sono senza dubbio l’assenza di emissioni inquinanti durante il loro utilizzo e la loro inesauribilità. Resta comunque l’incognita del loro apporto energetico. Tralasciando le fonti alternative poco rilevanti, possiamo classificare tali fonti in energia solare, energia eolica, energia geotermica, energia di biomasse, 

  • Energia fotovoltaica

La potenza totale (elettrica e termica) degli impianti che utilizzano l’energia solare nel 2005 ammontava a 0,093, TW yr. Non ci sono stime di incremento di energia nei prossimi anni. Il grande limite del fotovoltaico è legato alla notevole richiesta di aree da occupare e agli accumulatori.

  • Energia eolica

Nel 2006 la energia eolica raggiunse il totale di 0,074 TW yr registrando più della metà dell’incremento in soli quattro paesi: Germania, Spagna, Stati Unita, India con l’Italia al palo. Obiettivamente si può prevedere un ulteriore incremento, che tuttavia contrasta con il deturpamento ambientale.

  • Energia geotermica

L’energia geotermica è l’energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore.  Verso la fine del 2005, la potenza installata che serve a produrre energia elettrica ha raggiunto i 0,093 TW yr.

  • Energia di biomasse

Con il termine biomassa si indica generalmente un insieme di organismi animali o vegetali presenti in una certa quantità in un dato ambiente come quello acquatico o terrestre. Nel 2005, l’elettricità prodotta da sorgenti di biomassa contava su circa 0,044 TW yr installati. Accanto a questo ci sono gli impianti dalla capacità nominale di 0,220 TW yr vengono utilizzati per il riscaldamento (nel 2004), portando il totale della potenza installata attorno ai 0,264 TW yr. Materia prima disponibile.

  • I costi

E’ previsto un ammontare impressionante di investimenti, che quasi come un controsenso in parallelo vuole dire meno disponibilità per i consumi. I costi per le riconversioni, gli adeguamenti degli impianti, il ricorso a misure di recupero delle energie disperse e lo stoccaggio del CO2, andranno a scaricarsi sul prodotto finale con l’inevitabile aumento dei prezzi al consumatore. 

  • Conclusione

Ora, non bisogna essere bravi in matematica per fare due conti e capire che tutte le fonti rinnovabili messe assieme non copriranno mai il fabbisogno della energia prodotta da quelle fossili,

A mio giudizio, pur apprezzando l’intento, i progetti saranno difficilmente realizzabili a “soli” 30 anni dello scadere del termine ultimo per l’azzeramento del CO2 nella atmosfera. Basta guardare quali misure pratiche siano state prese fino ad oggi e quelle in atto. Senza trascurare che pur se tutti i paesi firmatari del trattato sono d’accordo nella riduzione dell’effetto serra, gli interessi economici dei singoli paesi verranno allo scoperto. Vedi la Cina che chiede più tempo, la Germania che non ha alcuna intenzione di abbandonare il carbono di cui è piena, i paesi in via di sviluppo che non avranno le risorse economiche necessarie per mettersi a pari rispetto ai paesi industrializzati, E l’Italia? L’Italia non è mai partita, divisa su tutto perfino sui termovalorizzatori.

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