Una grande e insolita perdita di metano è stata scoperta dai ricercatori in Svezia nelle profondità del Mar Baltico. Si stima che questa perdita abbia una dimensione di circa 20 chilometri quadrati e stia rilasciando bolle di gas che raggiungono la superficie. Il metano è un gas serra estremamente preoccupante, poiché è circa l’80% più potente della diossina di carbonio ed è responsabile di circa il 30% dell’aumento globale delle temperature. Questo gas si forma da microorganismi che vivono negli strati sedimentari del fondale marino e convertono materiale organico in metano. Una volta prodotto, può essere rilasciato nell’atmosfera da fessure naturali o dall’attività umana. È importante notare che ci sono anche altre fonti di metano, comprese quelle di origine umana legate al bestiame, alle discariche e all’uso di combustibili fossili.
I ricercatori dell’Università di Stoccolma e dell’Università di Linnaeus in Svezia hanno scoperto questa grande perdita durante un’esplorazione nella parte più profonda del Mar Baltico, chiamata Landsort Deep. Questa perdita si trova a 400 metri al di sotto della superficie dell’oceano e ha una dimensione di circa 20 chilometri quadrati, equivalente a circa 4.000 campi da calcio. I ricercatori sono rimasti sorpresi da questa scoperta, poiché non avevano mai visto bolle così intense provenire da una zona così profonda.
Durante il loro lavoro, il team ha raccolto numerosi campioni di sedimenti e acqua per cercare di comprendere il motivo per cui tanto metano viene rilasciato in questa area. Hanno notato che la dimensione dei granuli di sedimenti nell’area e la forma del fondale marino potrebbero essere indicazioni importanti per comprendere questo fenomeno. Tuttavia, sono necessarie ulteriori analisi per ottenere risultati definitivi.
Un altro aspetto interessante di questa scoperta è che il metano sta viaggiando in modo insolito attraverso la colonna d’acqua. Di solito, le bolle di metano si dissolvono nell’oceano e diminuiscono gradualmente di dimensioni mentre salgono verso la superficie. Tuttavia, in questo caso, le bolle sono state osservate a una distanza di 370 metri dal fondale marino. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le bolle dai sedimenti profondi sono rivestite di metano congelato che si forma intorno ad esse. Tuttavia, la situazione nel Mar Baltico sembra essere diversa da altre zone marine.
Le ragioni di questo strano fenomeno rimangono poco chiare. Secondo i ricercatori, potrebbe essere legato alle condizioni prive di ossigeno nelle acque profonde del Mar Baltico. In queste condizioni, i livelli di metano disciolto nell’oceano possono essere relativamente alti, il che fa sì che le bolle non perdano metano così velocemente. Questo rende il trasporto di metano verso la superficie del mare più efficiente. Tuttavia, questa è solo un’ipotesi che richiede ulteriori indagini.
È preoccupante pensare che queste perdite potrebbero non essere limitate a questo sito specifico nel Mar Baltico. Potrebbero esserci altre aree simili che necessitano di esplorazione. I ricercatori sono ansiosi di testare questo modello in altre zone del Mar Baltico con condizioni geologiche simili. Ci sono ancora molte domande da risolvere riguardo a questo fenomeno e alle sue implicazioni.
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