Gli astronomi riescono a decifrare uno dei misteri della Grande Macchia Rossa di Giove

“Se mettessimo questa tempesta sulla superficie della Terra, raggiungerebbe la stazione spaziale internazionale.”

Un gruppo di scienziati della NASA ha pubblicato uno studio sulla rivista Science nel quale risponde ad una delle domande che per decenni hanno lasciato perplessi gli astronomi: quanto è profonda la Grande Macchia Rossa di Giove? Fino a tempi relativamente recenti, l’unico modo per studiare Giove era esaminarlo da lontano, dal telescopio spaziale Hubble della NASA (che orbita intorno al nostro pianeta) o da altri telescopi terrestri. Questi strumenti hanno permesso di individuare numerosi dettagli sull’enorme tempesta di forma ovale situata nell’emisfero meridionale di Giove che, secondo le stime, potrebbe essersi prodotta più di 300 anni. La formazione è caratterizzata da una forte rotazione anticiclonica con le nuvole che la compongono che si muovono in senso antiorario. Il diametro della tempesta è di oltre 1.600 chilometri, abbastanza grande da contenere la Terra. La profondità della tempesta rimane, però, un mistero. “In passato alcuni esperti hanno ipotizzato che sarebbe stata molto, molto superficiale, magari decine di chilometri“, ha detto a The Verge Marzia Parisi, ricercatrice presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA. La tempesta potrebbe, invece, secondo i nuovi dati, potrebbe “raggiungere il nucleo di Giove”. Ora, con l’aiuto della sonda spaziale Juno della NASA (che orbita attorno a Giove ed è passata più volte sopra la tempesta), i ricercatori hanno calcolato la sua gittata, che risulta tra i 300 ei 500 chilometri di profondità. “Ciò significa che è una tempesta gigantesca“, ha spiegato Yohai Kaspi, un co-investigatore della missione Juno presso l’Istituto israeliano delle scienze Weizmann. “Se mettessi questa tempesta sulla Terra, raggiungerebbe la stazione spaziale internazionale.

Gli astronomi riescono a decifrare uno dei misteri della Grande Macchia Rossa di Giove

Per scoprire quanto fosse profonda la Grande Macchia Rossa, JUNO ha misurato il campo gravitazionale che produce. I risultati di queste misurazioni rappresentano i dati più accurati, fino ad oggi raccolti, sulle dimensioni effettive della misteriosa Macchia Rossa. Il primo elmento che emerge è che la tempesta risulta profonda, ma non così come alcune delle correnti a getto circostanti, che si estendono fino a 3.000 chilometri all’interno del pianeta. “È sorprendente che sia così profondo, ma è anche sorprendente che non vada così in profondità come gli altri getti”, sottolinea Parisi. “Quindi – aggiunge l’esperto – sta accadendo qualcosa a 500 chilometri di distanza che sta sostanzialmente smorzando la Grande Macchia Rossa”. Per questo motivo i ricercatori concludono che c’è ancora molto da imparare su questa tempesta e sugli eventi che si stanno verificando all’interno di Giove, anche se ora, secondo Kaspi, non solo abbiamo un’immagine ”piatta” del pianeta, ma “una visione tridimensionale.”

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