Gli astronomi osservano una stella “accendersi e spegnersi” per la prima volta

Collocata a circa 1.400 anni luce dalla Terra, la nana bianca si nutre di una stella compagna di dimensioni inferiori.

Per la prima volta un team di astronomi ha osservato una nana bianca ”accendersi e spegnersi” improvvisamente. La stella in questione si trova a circa 1.400 anni luce dalla Terra, in un sistema binario chiamato TW Pictoris, il che significa che ha compagnia: una stella di dimensioni inferiori. I ricercatori, guidati dall’Università di Durham, nel Regno Unito, hanno utilizzato il satellite TESS della NASA per osservare il fenomeno unico. La maggior parte delle stelle raggiunge la fine dei propri giorni e si trasforma in nane bianche quando termina l’idrogeno che le alimenta. Lo stesso accadrà al nostro Sole tra miliardi di anni. Queste stelle hanno le dimensioni della Terra, ma la loro massa è simile a quella del Sole; dunque si tratta di oggetti estremamente densi. Il team ha osservato come la nana bianca di TW Pictoris assorba il disco di accrescimento della stella compagna più piccola. Man mano che la nana bianca “mangia” e cresce, diventa di solito più luminosa, ma in questo caso il processo è accompagnato da bruschi picchi di luminosità mai visti prima in una nana bianca in crescita. Poiché il flusso di materiale nel disco di accrescimento della nana bianca, dalla sua stella compagna, è relativamente costante, spiegano i ricercatori, non dovrebbe influenzare drasticamente la sua luminosità su scale temporali così brevi. Dunque cosa sta accadendo? Secondo gli astronomi il fenomeno potrebbe essere dovuto a una riconfigurazione del campo magnetico sulla superficie della nana bianca.

Gli astronomi osservano una stella “accendersi e spegnersi” per la prima volta

Durante la modalità ‘on’, quando la luminosità è alta, la nana bianca si nutre del disco di accrescimento come farebbe normalmente. Improvvisamente e bruscamente il sistema si “spegne” e la sua luminosità precipita. I ricercatori affermano che quando ciò accade, il campo magnetico ruota così rapidamente che una barriera centrifuga impedisce al carburante del disco di accrescimento di precipitare in maniera costante sulla nana bianca. Durante questa fase, la quantità di carburante di cui può alimentarsi la nana bianca è regolata da un processo chiamato attivazione magnetica. In questo caso, il campo magnetico rotante del corpo celeste regola il passaggio del carburante attraverso una “porta” nel disco di accrescimento, portando a piccoli aumenti semi-regolari della luminosità. Trascorso un determinato periodo, il sistema si “riaccende” e la luminosità torna al livello originale. “Le variazioni di luminosità osservate nelle nane bianche in crescita sono in genere relativamente lente e si verificano su scale temporali che vanno da giorni a mesi“, afferma Simone Scaringi del Center for Extragalactic Astronomy della Durham University e autore principale dello studio. Quindi vedere la luminosità di TW Pictoris precipitare in 30 minuti è di per sé un fenomeno straordinario; mai stato visto in altre nane bianche che accumulano energia dalle stelle compagne. “Si tratta di un evento precedentemente sconosciuto, ma che potrebbe rappresentare un passo importante per aiutarci a comprendere meglio il processo che porta le nane bianche ad accumulare il materiale che le circonda e l’importante ruolo dei campi magnetici in questo processo”, sottolinea l’esperto. Poiché le nane bianche sono più comuni nell’Universo rispetto alle stelle di neutroni, gli astronomi sperano di cercare altri esempi di questo fenomeno in futuri progetti di ricerca per saperne di più sul complesso processo di accrescimento.

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