Negli ultimi dieci anni, enormi crateri esplosivi sono stati scoperti nell’Artico, in particolare in Siberia. La causa principale sembra essere il riscaldamento globale, che destabilizza il permafrost, liberando gas metano intrappolato nel sottosuolo. Questo gas, esplosivo e inquinante, viene rilasciato a causa dell’aumento della pressione nei vari strati del terreno, provocando esplosioni e la formazione di crateri. Gli scienziati dell’Università di Cambridge hanno collegato questo fenomeno ai cambiamenti climatici, poiché il riscaldamento del pianeta ha accelerato il processo, visibile soprattutto dagli anni ’80.
Angelo Petronehttps://www.scienzenotizie.it/feed2 Ottobre 2024