I reperti rinvenuti nelle principali necropoli della città di Menfi abbracciano diverse dinastie egiziane, fino all’epoca ellenistica.
La missione archeologica congiunta dell’Università di Waseda (Giappone), in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità egiziano, ha scoperto una tomba scavata nella roccia e un gran numero di manufatti che abbracciano diversi periodi storici durante l’attuale stagione di scavi nella necropoli di Saqqara, funzionante dal il 1°. dinastia fino all’era cristiana. Secondo il quotidiano Ahram Online, inoltre, gli archeologi hanno trovato diverse tombe risalenti a circa 1.800-4.800 anni fa, cioè di diverse dinastie dell’antico Egitto. I reperti includono maschere colorate di mummie e persino la statuetta di Arpocrate, il dio del silenzio. Ad annunciarlo sui social media è stato il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità. Le maschere della mummia, che sarebbero state poste sopra i morti, risalgono probabilmente al periodo romano (dal 29 a.C. al 641 d.C.), secondo Nozomu Kawai, direttore dell’Istituto per lo studio delle civiltà antiche e delle risorse culturali dell’Università di Kanazawa, che hanno condotto gli scavi.
La statuina in terracotta della divinità del silenzio e dei segreti del periodo tolemaico, che appare come un bambino che cavalca un’oca, rappresenta “uno spirito maligno sul quale trionfa il Bambino Divino“, ha detto Kawai, citato da WordsSideKick.com. Un altro ritrovamento è una stele, o una lastra di pietra scolpita, la cui iscrizione dice che appartiene a un uomo chiamato “Heroides“.
Secondo Kawai, la sua squadra ha trovato parte delle sepolture nel nord di Saqqara nel 2019, ma gli scavi sono stati interrotti a causa della pandemia e le indagini non sono riprese fino al 2023. Saqqara è la principale necropoli della città di Menfi, situata a circa 30 km a sud del Cairo e 22 km a sud-est delle piramidi di Giza, utilizzata per le sepolture fino all’epoca cristiana.
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