E’ ufficiale: sospesa la missione ExoMars

A causa dell’invasione russa in Ucraina, l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha deciso di interrompere la cooperazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos e sospendere la missione di esplorazione su Marte russo-europea ExoMars, che sarebbe dovuta partire nel 2022. Lo annuncia l’Esa in una nota, rilasciata al termine della riunione del consiglio dell’agenzia spaziale appena tenutosi a Parigi. Sospese anche le missioni che prevedevano un lancio della navicella spaziale russa Soyuz. Il programma della Stazione spaziale internazionale (Iss), invece, fa sapere l’agenzia europea, continua a funzionare nominalmente.


Rosalind Franklin, la guerra in Ucraina fa slittare la partenza del rover su Marte


La missione ExoMars

In principio si chiamava ExoMars2020. Poi, a causa di difficoltà operative, è stata rimandata al 2022 e quindi ribattezzata ExoMars2022. Adesso, la missione spaziale concepita e realizzata in collaborazione tra l’Esa e Roscosmos con l’obiettivo di portare un rover sulla superficie di Marte e analizzarne il suolo alla ricerca di tracce di vita, ha subìto una nuova battuta d’arresto a causa della guerra in Ucraina. “In quanto organizzazione intergovernativa incaricata di sviluppare e attuare programmi spaziali nel pieno rispetto dei valori europei, deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell’aggressione all’Ucraina”, si legge nella nota rilasciata dall’Esa. “Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’Esa è pienamente allineata alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri”.

In particolare, la missione sospesa era composta di due fasi: la prima è iniziata nel 2016, quando la sonda Tgo ha raggiunto l’orbita di Marte dopo un viaggio lungo sette mesi, per studiarne la composizione dell’atmosfera. I progetti prevedevano anche l’atterraggio sul suolo marziano della sonda Schiaparelli, che invece ha perso il controllo durante le operazioni di discesa e si è schiantata sul pianeta rosso il 19 ottobre 2016. La seconda parte della missione, invece, Exomars2022, sarebbe iniziata appunto nel settembre 2022 e avrebbe portato l’innovativo rover Rosalind Franklin sulla superficie di Marte, per caratterizzarla dal punto di vista della composizione geochimica e per indagare le eventuali tracce di vita, passate o presenti, nel suolo del pianeta rosso. Adesso che la cooperazione con l’agenzia spaziale russa è sospesa, si legge nella nota, il direttore dell’Esa condurrà uno studio industriale accelerato per trovare le migliori opzioni disponibili per far ripartire ExoMars.

Le altre questioni

Il consiglio dell’Esa ha valutato anche le altre situazioni in cui, nell’ambito delle missioni spaziali, Russia ed Europa collaborano fianco a fianco: a seguito della decisione di Roscosmos di ritirare il proprio personale dallo spazioporto europeo nella Guyana francese, tutte le missioni che prevedevano il lancio della navicella spaziale russa Soyuz sono state sospese. Il direttore generale dell’Esa ha già avviato una valutazione sui potenziali servizi di lancio alternativi. Per quanto riguarda la Iss, l’agenzia rassicura che il programma continua a funzionare. 

“L’obiettivo principale è continuare le operazioni sicure della Iss, compreso il mantenimento della sicurezza dell’equipaggio”, si legge nella nota Esa.

Inoltre, le decisioni sul futuro delle missioni spaziali potrebbero non finire qui: nelle prossime settimane verrà convocata una nuova sessione straordinaria del consiglio dell’Esa, per presentare specifiche proposte di decisione da parte degli Stati membri.

Via: Wired.it

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