L’aumento dei casi nella Repubblica Popolare ha spinto le autorità alla costruzione di nuove strutture nella provincia di Hebei.
Le autorità cinesi hanno inaugurato, ieri, un ospedale da 1.500 posti letto per pazienti con coronavirus, nella città di Nangong (provincia di Hebei) costruito in soli cinque giorni. È uno dei sei centri medici con una capacità totale di 6.500 posti letto, che si stanno costruendo nella città. Alle strutture si aggiungeranno, la prossima settimana, un altro ospedale per 3.000 pazienti a Shijiazhuang, capitale della provincia. Attualmente sono 645 le persone ricoverate dopo aver contratto il virus presso le strutture mediche locali.
Secondo la China National Health Commission, le ultime infezioni si stanno diffondendo in modo ”insolitamente veloce”, anche se si tratta di ‘‘casi importati dall’estero, causate da persone che entrano o da prodotti congelati importati contaminati”. Questa settimana la Cina ha registrato il più alto aumento giornaliero di positivi al COVID dalla scorsa estate e la prima morte in otto mesi. L’aumento delle infezioni ha costretto il governo a intraprendere una serie di misure, tra cui chiusure localizzate, restrizioni di viaggio e test di massa sugli abitanti delle aree più colpite. E’ il caso della provincia di Heilongjiang, abitata da 37 milioni di abitanti, situata nel nord-est del Paese, che mercoledì ha dichiarato lo “stato di emergenza”, in seguito alla crescita delle infezioni da coronavirus.
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