Cordigliera delle Ande: due italiani scoprono l’origine della sua forma arcuata

Scoperta straordinaria quella annunciata da un team di ricercatori dell’Ingv e delle Università ESPOL di Guayaquil in Ecuador e di Toronto in Canada: sono infatti riusciti a dimostrare, come riportato nello studio Significance of northern Andes terrane extrusion and genesis of the Interandean Valley: Paleomagnetic evidence from the “Ecuadorian Orocline” pubblicato nella rivista “Tectonics” dell’AGU, l’origine della forma arcuata delle Ande. Hanno accertato che nel corso degli ultimi 10 milioni di anni la Cordigliera occidentale dell’Ecuador ha subito una rotazione oraria di 20 gradi. La forma convessa che oggi le caratterizza sarebbe il risultato, hanno accertato i ricercatori attraverso il confronto con precedenti ricerche condotte in questo luogo, di rotazioni paleomagnetiche di verso opposto, orario ed antiorario, di entrambi lembi dell’arco. L’arcuatura della catena montuosa sarebbe dunque il risultato del processo di orogenesi dato che la sua forma era, in un lontano passato, molto più rettilinea.

I ricercatori dell’Ingv Fabio Speranza e Gaia Siravo sono riusciti a raccogliere una serie di dati paleomagnetici in coordinamento con gli altri ricercatori che hanno partecipato allo studio nel corso di una campagna condotta nell’ottobre 2019 e durata tre settimane. Oltre a diverse centinaia di campioni orientati (provenienti da rocce vulcaniche di età compresa tra 10 e 40 milioni di anni), raccolti nella Cordigliera Occidentale e Reale dell’Ecuador. In questo modo è stato possibile andare a costruire un completo dataset palemagnetico dell’area. Grazie alle analisi in laboratorio è stato possibile accertare che i campioni sono stati soggetti a rotazioni nel corso dei millenni.

Gaia Siravo, assegnista dell’INGV e prima autrice dello studio ha dichiarato: “la sua geometria è simile a quella del Cratone Amazzonico, una porzione molto antica e rigida della placca sudamericana, risalente ad oltre 1 miliardo di anni fa. E’ verosimile che la forma originaria di questo blocco rigido abbia limitato la propagazione della deformazione orogenica, imponendo la stessa geometria alla catena montuosa adiacente, e che quindi le Ande abbiano seguito la curvatura del margine occidentale del Cratone Amazzonico”. Fabio Speranza, direttore della Sezione Roma 2 dell’INGV ha aggiunto: “I nuovi dati mostrano che l’età di formazione della Valle risale a circa 10 milioni di anni ed è sostanzialmente coeva con l’età della rotazione oraria osservata nella Cordigliera Occidentale. È quindi verosimile che la Valle sia il riflesso del sovrascorrimento rotazionale della Cordigliera Occidentale, che avrebbe creato una lunga e stretta depressione tettonica di fronte all’unità tettonica in movimento”, conclude Fabio Speranza.

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