Conchiglie: cosa fare con questi gioielli marini?

Sono bellissime e colorate, levigate dall’acqua o ancora ruvide, sono le conchiglie che troviamo in spiaggia e sul bagnasciuga, le stesse che ogni tanto raccogliamo e portiamo a casa come ricordo di un viaggio o di una giornata trascorsa in riva al mare, o ancora, per fare dei lavoretti con i nostri bambini.

Loro, infatti, li considerano dei veri oggetti magici. Non è un caso che durante le giornate estive, trascorrono il tempo proprio alla ricerca e alla raccolta delle conchiglie più belle insieme a mamma e papà. Tuttavia è opportuno insegnare ai più piccoli che quei gioielli marini, trovati sulla spiaggia, devono restare nel loro ambiente naturale.

Anche se la voglia di raccogliere le più belle e portarle via è comune nei bambini, e anche negli adulti, è bene tenere presente che così facendo possiamo danneggiare l’ambiente marino privandolo delle conchiglie. La sensibilizzazione, a partire dai più piccoli, è necessaria.

Inoltre, portando via conchiglie, così come altri elementi naturali dalla spiaggia, stiamo commettendo un vero e proprio reato secondo quanto stabilito dal Codice della navigazione.

Le conchiglie, infatti, come la sabbia, i ciottoli e i coralli, non devono essere spostate dal loro ambiente naturale. E questo vale anche per i fiori le erbe selvatiche che, per esempio, si trovano in montagna. Perché è quella la loro casa, ed è lì che devono restare.

Questi tesori preziosi della natura rischiano di scomparire. Non solo per i cambiamenti climatici in atto, ma anche e soprattutto per l’incuria dell’essere umano.

Anche se si è spinti da buona fede, infatti, non possiamo non tenere conto degli effetti della nostre azioni sull’ambiente. Basta pensare alla meravigliosa spiaggia di Budelli deturpata dai turisti e dai viaggiatori che, attirati da cotanta bellezza, hanno portato via tantissima sabbia rosa negli anni. Ed è sempre in Sardegna che, solo nell’estate del 2017, sono stati sequestrati circa 300 chilogrammi di conchiglie raccolte dai turisti e pronte a lasciare per sempre il loro habitat naturale.

È bene ricordare, quindi, che quello che per noi è solo un souvenir o un oggetto da trasformare in gioiello o regalo è in realtà fondamentale per la natura. Senza le conchiglie, infatti, si rischierebbe di alterare in maniera pericolosa gli ambienti marini e la sopravvivenza delle creature che dipendono da questi gusci. E, ancora, la loro assenza, renderebbe più veloce il fenomeno dell’erosione delle spiagge.

Insomma, le conchiglie non si toccano. I bambini possono andare alla ricerca di queste e raccogliere le più belle, a patto che poi le lascino lì, dove le hanno trovate. Insegniamo ai più piccoli a farlo, perché sono loro i veri protagonisti di una rivoluzione gentile e rispettosa nei confronti della natura.

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